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Trapianto di polmone la notte di Capodanno: miracolo per un 64enne

La compatibilità di un giovane donatore sardo ha messo in moto la “macchina” del Centro Nazionale dei Trapianti per un appuntamento perfetto a Torino.

Nella notte di San Silvestro, fra cenoni, concerti in piazza, eventi pubblici e privati nessuno si è accorto di quell’uomo di 65 anni, torinese, che, proprio mentre gli altri si apprestano a partecipare ai veglioni, con un borsone di cambi di biancheria è uscito di casa per recarsi alle Molinette.

Era da mesi che attendeva quella telefonata dai medici che gli avevano diagnosticato una grave broncopneumopatia ostruttiva, una malattia che da tempo gli toglie il respiro e gli impedisce di godersi anche le cose più semplici della vita.

L’uomo era iscritto alla lista di attesa per un trapianto di polmone doppia e quando quella telefonata arriva si accende la speranza di iniziare il 2025 con il regalo più bello di sempre. La banca dati dei trapianti ha restituito per lui la compatibilità con un giovane donatore sardo la cui famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi.

In una lotta contro il tempo è stato subito preparato e portato dove sarebbe avvenuto un miracolo: la sala operatoria della Cardiochirurgia delle Molinette, dove è stato effettuato il trapianto di entrambi i polmoni.

Mentre gli organi sono in viaggio e stanno arrivando, è stato addormentato in sala operatoria per poterli ricevere, con una perfetta sincronia del  Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) di concerto con il Centro di coordinamento trapianti della Regione Piemonte (diretto dal dottor Federico Genzano Besso) e della Regione Sardegna (diretto dal dottor Lorenzo D’Antonio) ed infine del Programma di Trapianto di Polmone (diretto dal professor Mauro Rinaldi). Ad eseguire il prelievo degli organi è stata la dottoressa Cristina Barbero con l’aiuto della dottoressa Giulia Agostini. Ad effettuare il trapianto il professor Massimo Boffini con la dottoressa Erika Simonato ed il dottor Gerlando Mallia, coadiuvati dall’anestesista dottor Federico Canavosio.

Sicuramente un Capodanno che quell’uomo non dimenticherà mai.

(Foto repertorio web)

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