In merito all’ultima segnalazione di una scuola chiusa per un guasto all’impianto di riscaldamento, in questo caso la primaria Baracca (nella foto) di proprietà del Comune di Asti, i consiglieri comunali di Uniti si può Briccarello e Bosia hanno diffuso una lunga nota stampa che pubblichiamo di seguito.
Uno stillicidio continuo. Non passa settimana da quando è iniziato l’inverno che una scuola astigiana non abbia problemi per il riscaldamento. Problemi che ovviamente si riverberano su alunni e famiglie. Il 26 e il 27 febbraio l’elementare Baracca sarà chiusa 2 giorni per una rottura all’impianto di cui mancano i pezzi di ricambio.
Ma dove viviamo? Siamo ad Asti, in Piemonte, nell’opulento nord ovest italiano, a due passi dalla Svizzera e dalla Francia eppure mancano i pezzi di ricambio, come se vivessimo in un paese isolato e sottosviluppato, ma forse questo è davvero il futuro di Asti: una Giunta che ci porta al sotto sviluppo.
Nel frattempo, lunedì e martedì le famiglie della Baracca dovranno fare i salti mortali per collocare i loro figli in vacanza obbligata, ricorrere a nonni, amici e parenti, come se perdere due giorni di scuola non fosse un danno, un depauperamento istruttivo, una complicazione gestionale. Intanto come Consiglieri di Uniti si può dal 12 gennaio u.s. attendiamo che, come previsto dalla legge, Sindaco, Assessore competente e Presidente del Consiglio ci forniscano i dati sulla “gestione calore” che abbiamo chiesto. E, visto che non ci rispondono, “amleticamente” ci domandiamo: “C’è del marcio in Danimarca?”
Perché non si fa chiarezza e trasparenza su appalti, ditte appaltatrici, contratti calore, manutenzioni ordinarie e straordinarie, sostituzione di impianti vetusti, insomma tutti gli aspetti che riguardano il riscaldamento degli immobili e che ogni cittadino vive quotidianamente nel proprio condominio o abitazione senza stare al freddo se non eccezionalmente. Un’amministrazione che non dice nulla non adempie al regolamento che prevede la risposta entro 30 giorni alle richieste di informazioni e che non ha il coraggio di indicare con chiarezza a chi vadano attribuite le responsabilità di un così palese disastro.
In una qualsiasi Azienda, pubblica o privata che sia, simili mal funzionamenti e inefficienze sarebbero motivo di allontanamento di chi è responsabile. Ma il Sindaco, come sempre la fa facile, dichiara sconsolato: “Si sono rotti i pezzi e mancano i pezzi per sostituirli”. Ribadiamo quanto già sostenuto: un’Amministrazione che non sa gestire gli impianti di riscaldamento scolastici non sa gestire l’intera città. Sorge spontaneo un suggerimento: affidate tutti gli impianti ad ASP il cui proprietario IREN di impianti di riscaldamento dovrebbe intendersi.
Intanto che aspettiamo le risposte in merito agli appalti aspettiamo anche i pezzi di ricambio mentre Asti, i pezzi, li perde.
Vittoria Briccarello – Mauro Bosia, gruppo Uniti si può
Una risposta
Vogliamo anche parlare del personale ATA all’Enofila, che è rimasto da inizio inverno al freddo al lavoro, perchè nessuno se ne occupa? Vogliamo parlarne? Questa è la peggiore Amministrazione Comunale, se poi parliamo a livello Nazionale, è solo chiacchere e distintivo!!!!!!!!!!