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Il vaccino anti-morbillo causa l’autismo? Risponde la comunità scientifica: no
Attualità

Il vaccino anti-morbillo causa l’autismo? Risponde la comunità scientifica: no

Dopo la decisione della settimana scorsa della Procura di Trani di aprire un fascicolo, per ora contro ignoti, sulla possibilità di una correlazione tra vaccino trivalente e insorgenza dell’autismo

Dopo la decisione della settimana scorsa della Procura di Trani di aprire un fascicolo, per ora contro ignoti, sulla possibilità di una correlazione tra vaccino trivalente e insorgenza dell’autismo e del diabete nei bambini dopo la denuncia di due famiglie, torna in auge la domanda: ma i vaccini, e nello specifico quello trivalente anti-morbillo, parotite e rosolia (MPR), provocano l’Autismo? Per l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) e la comunità scientifica internazionale la risposta è secca: no.

Un’ipotesi quella sulla determinazione dei vaccini quale causa della sindrome sorta nel 1998, a seguito della pubblicazione della ricerca dal medico inglese Andrew Wakefield ma inseguito confutata da ulteriori ricerche scientifiche. Non esisterebbe, dunque, una correlazione tra le vaccinazioni e autismo così come per l’insorgenza di altre malattie come il diabete mellito. In un vademecum pubblicato a settembre 2013 scrive l’OMS sul suo sito ufficiale: “I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra vaccino trivalente per morbillo, rosolia e parotite e l’autismo e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile. Studi commissionati dall’OMS hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni”.

In aiuto di quanto affermato dall’organizzazione Mondiale della Sanità arriva un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine che fornirebbe prove dell’insorgenza dell’autismo durante la gravidanza e che dimostrerebbero che il danno cerebrale sia dovuto ad uno sviluppo anomalo delle cellule del cervello in fase fetale. Intanto però a Trani i lavori della Procura continuano. L’ipotesi di reato è di lesioni colpose gravissime.

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