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Scagliola nel 1985
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Valfenera dedica un libro al comandante partigiano Piero

La figura di Giovanni Scagliola, a vent’anni dalla scomparsa, ricostruita in un volume promosso dal Comune  
Giovedì 25 marzo ricorre il ventesimo anniversario della morte di Giovanni Scagliola, il comandante Piero della Brigata Tamietti (Giustizia e Libertà), decorato in vita con due medaglie d’argento al valore militare.
Il Comune di Valfenera, dove Scagliola, originario di Isolabella (Torino), ha abitato per lungo tempo dopo il matrimonio, nel 1948, con Antonietta Quirico, lo ricorda con affetto e riconoscenza.

“Meglio delle parole contano i fatti – commenta il sindaco Paolo Lanfranco – Ed è per questo che abbiamo pensato di rendere omaggio a Scagliola con un libro che, anche grazie a documenti mai resi noti, ricostruirà la sua figura di combattente per la libertà: vogliamo condividere il ricordo di lui con chi lo ha conosciuto e farlo scoprire alle nuove generazioni”.

“Per fare questo – segnala Lanfranco – il Comune ha chiamato alla stesura del libro tre esperti astigiani e ha potuto contare sull’indispensabile apporto di Dino Scagliola, figlio di Piero, che ha messo a disposizione della ricerca una grande quantità di carte inedite, di grande valore, che saranno in parte pubblicate: dallo straordinario diario d’Africa, scritto e illustrato dallo stesso Scagliola, al carteggio tra Piero e altri capi partigiani come Renzo Cattaneo e Giovanni Toselli. Molte anche le foto d’epoca ricavate dall’archivio di famiglia. Grazie a questi materiali sarà possibile scrivere nuove pagine sulla storia del nostro paese e del territorio che ci circonda”.

L’opera s’intitolerà “Le guerre di Piero” e ripercorrerà il lungo percorso di vita del protagonista  (è scomparso a 89 anni) che ha conosciuto, tra gli altri, Norberto Bobbio, Ferruccio Parri, Giorgio Bocca ed è stato amico di Nuto Revelli, Carlo Levi, Giorgio Vaccarino. Tra memorie familiari e sentimenti intimi, aprirà il libro la conversazione con Dino Scagliola di Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice.

Mario Renosio, direttore scientifico dell’Israt, traccerà il profilo del tenente Scagliola, combattente nella guerra di Etiopia (1935-’36) e poi in Jugoslavia, dal 1940, allo scoppio del secondo conflitto mondiale.

La stagione della vita partigiana, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la scelta di Piero di non aderire alla Repubblica di Salò, verrà narrata da Giulia Carpignano, storica locale, che firmerà anche il capitolo sui luoghi in cui operò la Tamietti, seguendo le tracce che, ancora oggi, si ritrovano a Pralormo (Torino), Cellarengo, Montà d’Alba, Valfenera, Cantarana.

Il volume, edito da Comune e Araba Fenice, uscirà a giugno con la speranza, epidemia sanitaria permettendo, di presentarlo nei territori in cui Piero e la sua brigata agirono, ponendo sempre molta attenzione a non esporre la popolazione alle ritorsioni del nemico nazifascista.

Nella foto: Giovanni Scagliola accanto alla stele che ricorda i partigiani della Tamietti (frazione Villata di Valfenera)

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