Promuovere il consumo moderato e consapevole di vino, attraverso una campagna di formazione/informazione che parta da contenuti scientifici e normativi volti a sciogliere dubbie e pregiudizi, facendo chiarezza in materia, per tutelare la salute e, parimenti, il lavoro dei vignaioli che fonda le sue origini in oltre 8mila anni di storia. Questi, l’impegno e gli obiettivi della Federazione Provinciale Coldiretti Asti, in attuazione alle linee guida regionali e nazionali.
Nell’ambito delle iniziative volte al perseguimento degli obiettivi Coldiretti, dinnanzi ad una platea di 110 laureandi al primo e terzo anno del Corso di Scienze Infermieristiche, lunedì 12 maggio si è tenuta una Lectio Magistralis su “Vino & Salute” all’Università Rita Levi Montalcini di Asti a cura del Medico Dietologo e Nutrizionista Clinico Giorgio Calabrese, presidente del Comitato Nazionale della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. Con lui, il Colonnello Comandante Provinciale dei Carabinieri Paolo Lando, per un focus sul nuovo Codice della Strada in termini di inasprimento delle sanzioni in caso di superamento dei livelli di alcolemia.
“Sul tema di vino e salute, purtroppo, c’è ancora molta confusione basata su concetti che poco o nulla hanno a che fare con i principi scientifici” ha esordito il prof Calabrese. “Sono alcol e super alcolici a fare male alla salute, non il vino”. Poi, tre domande secche con tre risposte altrettanto nette: “Nella dieta alimentare, il vino è essenziale? – No -. Il vino fa male? – Ni (dirimente è l’abuso) – Il vino ha sostanze utili all’organismo? – Si (antiossidanti, vitamina C, antinfiammatori) –. Occorre uscire dalle ideologie e recuperare i fondamenti scientifici” ha proseguito lo scienziato. “Occorre avere contezza scientifica per approcciarsi ad un consumo moderato e consapevole. Assolutamente vietato, invece, il vino per gli under 18; per tutti, mai bere alcolici a digiuno”.
Del nuovo Codice della Strada che, non modifica i contenuti, ma inasprisce le sanzioni, ne ha parlato il colonnello Lando, rendendo plastico, attraverso la risultanza numerica, l’impatto degli incidente sulla sicurezza stradale, quindi, su quella della persona.
“La prima causa di morte nella fascia 15-24 anni è determinata dagli incidenti stradali, in particolare, per guida in stato di ebbrezza” ha esordito il Comandante Provinciale dei Carabinieri. “Le misure sanzionatorie previste dal Codice della Strada fungono da deterrenza per ridurre il fenomeno e salvare vite umane. Infatti, in Piemonte, gli incedenti sono passati da circa 17mila nel 2001 (con oltre 563 decessi e oltre 25mila feriti) a 10.029 nel 2023 (con 178 decessi e 13.918 feriti). Il nostro obiettivo è quello di azzerare gli incidenti stradali in generale e, in particolare, tra le altre, per cause derivanti sia dall’assunzione di alcol, sia di sostanze stupefacenti sia per l’uso del cellulare”.
La mattinata si è conclusa con una dimostrazione pratica di assunzione di vino (mezzo calice) abbinata a cibo e alcol test conclusivo. L’intero campione sottoposto ad alcol test è risultato rientrante nei parametri, con valori ricompresi tra lo 0,17 e lo 0,32 a seconda del peso corporeo. Gli stessi parametri, sarebbero, invece, risultati soggetti alle prescrizioni del Codice della Strada, in presenza di giovani under 21 anni, il cui valore deve essere sempre pari a zero.
“Per Coldiretti è importante non criminalizzare il vino che, ricordiamo, è composto all’85/87% da acqua e non è un super alcolico” ha detto la Presidente Monica Monticone. “Occorrono consapevolezza e moderazione per poter scegliere e bere con tranquillità. Nei nostri agriturismi, inoltre, è sempre possibile portarsi a casa il vino eventualmente avanzato alla tavola. Il nostro compito resta quello di fare chiarezza su salute e normative per una corretta informazione”.
“L’impegno a promuovere iniziative concrete che sappiano sensibilizzare, informare ed educare alla cultura del vino e ad un consumo responsabile, difendendo un alimento che, se assunto con moderazione, ha effetti benefici, così come riconosciuto da numerosi studi scientifici, rientra nella filosofia di Coldiretti” ha concluso il Direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso”.