La rivoluzione digitale è alle porte. Fra un mese il Comune in collaborazione con il Consorzio Topix (Torino Piemonte Internet Exchange) "illuminerà" diverse piazze e altri luoghi di Asti
La rivoluzione digitale è alle porte. Fra un mese il Comune in collaborazione con il Consorzio Topix (Torino Piemonte Internet Exchange) "illuminerà" diverse piazze e altri luoghi di Asti permettendo a cittadini e turisti di navigare gratuitamente su internet, tramite wi-fi, per un periodo prolungato di 2 ore, terminate le quali sarà comunque possibile ricollegarsi potenzialmente infinite volte. A presentare i termini dell'accordo tra amministrazione e Topix sono stati il vice sindaco Davide Arri, assessore ai Servizi Informatici, il direttore tecnico del Consorzio Topix, Andrea Casalegno insieme all'ing. Piergiorgio Mammoli, e ai funzionari del Comune che si occupano della parte informatica dei servizi. L'estensione del wi-fi comunale arriva dopo aver collegato con la fibra ottica gli uffici dell'ex tribunale di piazza Catena con il nodo Topix di viale Pilone.
Questo passaggio ha permesso di incrementare le potenzialità di interconnessione tra la rete gestita dal Consorzio e gli utenti astigiani aprendo il sistema ad eventuali nuovi soggetti interessati ad un collegamento internet veloce via radio. Fra un mese sarà possibile navigare con il nuovo sistema in piazza Roma, piazza Catena, piazza Medici, corso Alfieri (in due zone), Teatro Alfieri, piazza San Secondo, piazza Statuto, piazza campo del Palio (cima scalinata), palazzo di giustizia, allo stadio Censin Bosia e al parco del Tanaro ma, per accedere al web, tutti gli utenti dovranno effettuare una registrazione al sistema, anche quelli che già usano gli hotspots gratuiti del Comune.
La registrazione sarà immediata, senza la necessità di recarsi di persona negli uffici e tramite un sms. «Al palazzo di giustizia transitano ogni giorno 2500 persone tra utenti, giudici, avvocati e giornalisti ma anche lo stadio Bosia è un polo strategico per estendere la rete wi-fi comunale – commenta l'assessore Arri – Non dimenticano, però, i 42 hotspots che andremo ad installare con il progetto PISU nella zona ovest per un valore di 900.000 euro».
Un secondo progetto messo in piedi dall'amministrazione riguarda la possibilità di estendere internet in quelle frazioni fortemente penalizzate dai collegamenti telematici. «Abbiamo realizzato con i tecnici comunali uno studio di fattibilità per la rete nelle frazioni che potenzialmente interessa 15.000 persone». Secondo l'ing. Casalegno internet è un bene comune che dev'essere garantito dalla pubblica amministrazione in vista di quello che potrà essere lo sviluppo futuro del web.
«Le amministrazioni devono avere un ruolo primario in questo servizio perché internet è un diritto della cittadinanza – spiega il direttore tecnico – Domani ogni evento della vita dei cittadini richiederà l'uso della rete e il wi-fi pubblico, oltre ad indirizzarsi ai turisti, è un servizio importante che si può offrire alle fasce deboli le quali, magari, non possono spendere 30/40 euro al mese per pagare l'accesso con un operatore privato». Il wi-fi comunale aderisce al progetto Free Italia Wi-fi che permette agli utenti iscritti di navigare con le stesse credenziali in oltre 1.000 comuni italiani.
Riccardo Santagati