Hanno approfittato dell’età e dell’ingenuità di un ultraottantenne per convincerlo ad installare dei rilevatori di fughe di gas in casa provando a fargli pagare un corrispettivo maggiorato di dieci volte.
A processo, davanti al giudice Bonisoli, tre uomini portati a giudizio dal pm Deodato con l’accusa di truffa aggravata.
In aula l’anziano ha raccontato di aver ricevuto la visita dei tre i quali gli hanno detto che era obbligatorio avere il rilevatore in casa proponendoglielo a 59 euro al pezzo o in alternativa, 590 euro per dieci anni. L’uomo ha scelto la prima soluzione ma i due non hanno accettato il pagamento in contanti chiedendo invece quello attraverso bancomat.
«Io non so leggere nè scrivere, loro avevano la macchinetta dove io ho messo il bancomat e digitato il pin» ha raccontato l’uomo. Per fortuna l’arrivo provvidenziale delle figlie (e dei carabinieri) ha permesso di appurare che in realtà l’importo digitato sul POS era di 598 euro e non 59.