L’omicidio era avvenuto il 14 novembre 2015 a Canelli, sotto la nuova abitazione della donna che, dopo anni di convivenza turbolenta, aveva deciso di lasciare l’uomo
Nessuno sconto di pena per Luigi Caramello, 49 anni, condannato in primo grado, ad Asti, a 30 anni di carcere per l’omicidio dell’ex moglie, Barbara Natale, 44 anni.
L’omicidio era avvenuto il 14 novembre 2015 a Canelli, sotto la nuova abitazione della donna che, dopo anni di convivenza turbolenta, aveva deciso di lasciare l’uomo.
Nei giorni scorsi il caso è arrivato in Corte d’Assise d’Appello a Torino, su ricorso dell’avvocato Ponzio, suo difensore, che ha chiesto una riduzione della pena continuando a sostenere che l’imputato avesse incontrato per caso la donna a Canelli e che il delitto fosse maturato in un momento di follia.
Di tutt’altro avviso, invece, la pubblica accusa che, fin dal primo grado, ha sostenuto la premeditazione del gesto. Troppe, infatti, le coincidenze che si erano concentrate su quella maledetta mattina.
La prima era la sua presenza a Canelli. Caramello abitava a Santo Stefano Belbo e lavorava a Castagnole Lanze come autotrasportatore. Non aveva motivo di trovarsi sotto casa della ex moglie della quale, peraltro, aveva scritto l’indirizzo su un biglietto ritrovato in suo possesso.
E poi vi era andato con un’auto non sua, prestata da un collega di lavoro. Caramello ha sempre sostenuto che l’aveva chiesta perchè intendeva andare a fare una gita in montagna e la sua non dava sufficienti garanzie per i lunghi viaggi mentre per la pubblica accusa il motivo era quello di poter seguire e avvicinare l’ex moglie senza che questa lo riconoscesse dall’auto.
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Daniela Peira