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Cronaca

Al posto dell'enoteca trova una chiesa
Due rivenditori albesi vittime di truffe

Due truffe a tema vinicolo, entrambe perpetrate da astigiani ai danni di imprenditori albesi. Il primo a restare vittima di un raggiro organizzato ad arte è stato un 40enne rivenditore di vini. A

Due truffe a tema vinicolo, entrambe perpetrate da astigiani ai danni di imprenditori albesi. Il primo a restare vittima di un raggiro organizzato ad arte è stato un 40enne rivenditore di vini. A quest’ultimo si è presentato un distinto 60enne, sedicente titolare di un’enoteca ad Asti, per ordinare un centinaio di bottiglie di Barolo e Barbaresco d’annata. Dopo aver lasciato al rivenditore un piccolo acconto in contante, l’astigiano è passato a ritirare la merce assicurando che l’indomani sarebbe passato a saldare il conto di oltre 4mila euro. L’acquirente però non si è più fatto vedere, così l’albese si è deciso a recarsi ad Asti all’indirizzo dell’enoteca fornito dal cliente: peccato che al suo posto vi fosse una chiesa. Dopo la denuncia del fatto, i carabinieri hanno avviato le indagini e individuato il truffatore, un disoccupato astigiano con precedenti penali specifici. Denunciato per truffa e sostituzione di persona, nella sua abitazione i militari hanno sequestrato parte della merce ritirata e non pagata.

Nel secondo caso vittima sempre il titolare di una cantina albese, a cui si era rivolto un uomo che si è presentato come grossista milanese di vini pregiati. Ha pagato 200 bottiglie di Barolo, Dolcetto ed Arneis con un assegno da 5mila euro, che si è rivelato essere privo di copertura e intestato a una società di leasing milanese fallita due anni prima. La vittima ha sporto denuncia in caserma e i carabinieri di Alba sono riusciti a identificare l’autore del reato. Anche in questo caso si tratta di un pregiudicato di Asti, un 40enne che ora dovrà rispondere dei reati di truffa, sostituzione di persona, emissione di assegni a vuoto e falso.

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