Mai come in questa estate torrida l’acqua si è rivelata un bene prezioso e, soprattutto in agricoltura, fondamentale per salvare il salvabile di una stagione fortemente compromessa dalla siccità.
Ma esistono regole anche nell’emergenza e carabinieri Forestali e Arpa Piemonte sono stati chiamati ad eseguire dei controlli su tutta la regione per verificare la presenza di veri e propri furti d’acqua che non fanno altro che impattare ulteriormente sulla scarsità dei corsi.
Nell’Astigiano, durante il mese di luglio, i carabinieri forestali hanno innalzato il livello di attenzione sul fenomeno dei prelevamenti di acqua da fiumi e torrenti che, è bene ricordarlo, devono essere autorizzati.
Due sono stati i casi di prelievo abusivo di acqua registrati, e tutti e due dal torrente Belbo nella zona di Nizza Monferrato.
Due agricoltori pescavano acqua dal fiume e la convogliavano ai campi per irrigare barbatelle di vite e pomodori senza, appunto, essere in possesso della concessione.
In un caso il prelievo avveniva attraverso l’uso di una pompa carrabile alimentata da un motore a scoppio incorporato mentre nel secondo la pompa era alimentata direttamente dal trattore.
I due titolari di aziende agricole rischiano di pagare fino a 30 mila euro di sanzione.