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Cronaca

Arrestato per le truffe on line: metteva annunci, prendeva i soldi e non consegnava mai

Un uomo di 32 anni che ha messo in vendita motori, ricambi, kart, pneumatici, telefonini e pc. Cinquanta le denunce in mano alla pg della Procura di Asti

Rimane in carcere

Confermato l’arresto, rimane in carcere G.C. di 32 anni, residente a Bra, accusato di essere l’autore di una lunga serie di truffe attraverso internet.
A suo carico decine di annunci di vendita sui profili social di “mercatini dell’usato” cui non corrispondeva poi l’invio del materiale.

Tracciate cinquanta truffe

L’aliquota della Polizia della pg della Procura di Asti gli ha addebitato una cinquantina di truffe, ma il sospetto è che sia un numero sottostimato, tenendo conto che molte vittime non hanno sporto denuncia. A giocare un ruolo importante, in questa resistenza a sporgere denuncia, sono stati in alcuni casi le lievi entità del danno (50-80 euro) oppure il potente carisma di G. C. che riusciva sempre a far virare a proprio favore le situazioni.

Vendeva motori e ricambi di kart

Ed è da anni che il braidese è presente sui siti di vendita on line. All’inizio, vista la sua “militanza” nel mondo dei motori e del karting, si limitava a vendere parti di motore, kart nuovi e usati, pneumatici, accessori, moto, poi ha esteso la sua “offerta” anche a case vacanza, telefonini e computer di nuova generazione.

Usava profili suoi e alias

Ogni volta utilizzava lo stesso semplice modus operandi: metteva l’annuncio e una volta trovato l’acquirente interessato si faceva versare il corrispettivo del prezzo su una Paypal salvo poi non inviare nulla e “sparire” dal web fino all’annuncio successivo. All’inizio utilizzava il suo profilo Facebook originale e veritiero mentre ultimamente era passato ai nickname e agli alias.

In tutto circa 30 mila euro

Le vendite tracciate dalla polizia giudiziaria vanno da 50 a 2 mila euro per una somma complessiva di circa 30 mila euro. Questo per quanto riguarda le accuse che hanno portato al suo arresto e al suo trasferimento al carcere di Asti.
Difficile per gli investigatori astigiani rintracciarlo: cambiava spesso casa senza spostare però la residenza, vivendo ospite di amici e fidanzate. Inoltre utilizzava telefonini non sempre intestati a lui e spesso, ad insaputa di amici e famigliari, usava anche i loro per portare a termine i suoi “buoni affari”.
L’ultima dimora conosciuta era quella, a Barge, a casa della fidanzata ed è lì che la pg di Asti in collaborazione con la Guardia di Finanza di Bra lo ha trovato ed arrestato.

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