Cerca
Close this search box.
Arresti in ospedale: primo interrogatorio
Cronaca

Arresti in ospedale: primo interrogatorio

E’ iniziato il giro di interrogatori dei medici ed infermiere indagate per la sottrazione di materiale sanitario

E’ iniziato il giro di interrogatori dei medici ed infermiere indagate per la sottrazione di materiale sanitario dagli ambulatori del reparto Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Asti.

Fra le prime ad essere sentita l’infermiera Sabrina Baglieri, accompagnata dall’avvocato Florio. Che al termine dell’interrogatorio ha dichiarato: «La mia assistita ha risposto a tutte le domande del Gip Giannone e del pm Masia rivendicando la propria estraneità al reato che le è stato contestato ribadendo di non aver avuto alcun ruolo nella sottrazione di beni all’Asl a favore di alcuni medici. L’infermiera – ha ancora detto Florio, ha fatto sapere di avere richiesto fin dal 2014 di essere trasferita dal reparto di otorino ad altro reparto, cosa che è avvenuta a partire dal 2 maggio».

Sulla Baglieri pende ancora la decisione di un provvedimento interdittivo dalla sua professione, misura meno grave degli arresti domiciliari che hanno invece attinto gli altri indagati. Dalle carte, infatti, emergerebbe una posizione più sfumata a carico dell’infermiera, accusata di essere a conoscenza delle sottrazioni e di essere stata presente a numerose di queste ma, pur non avendo mai denunciato la cosa, non risulta si sia mai appropriata di qualcosa.

Il gip Giannone si era riservato di decidere all’esito dell’interrogatorio. «Confido che il giudice non accolga la richiesta del pm di sospenderla dal servizio – auspica l’avvocato Florio – non sussistendo i presupposti di legge per un simile provvedimento».

Lunedì pomeriggio toccherà al dottor Carmelo Faro e entro martedì pomeriggio saranno sentiti anche i medici Roberto Briatore, Nicolò Roggero, Alberto Costanzo e Stefania Testa, l’altra infermiera coinvolta.

d.p.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale