Lite in famiglia
Un diverbio che si è consumato fra le mura domestiche e che ha avuto ragioni prettamente di natura famigliare quello che domenica sera ha portato al ricovero di un ragazzo con gravi lesioni ad un braccio e ad un polmone a causa di un fendente di coltello.
Il suo aggressore era stato arrestato dai carabinieri poco dopo il loro arrivo nell’alloggio di via Ugo Rossi in cui si è consumata la drammatica lite.
Difeso dall’avvocato Malabaila, nella giornata di mercoledì ha partecipato all’udienza di convalida spiegando la sua versione dei fatti davanti al gip Di Naro.
Concessi gli arresti domiciliari
Al termine il giudice ha convalidato l’arresto con l’accusa di lesioni gravi, ma gli ha concesso i domiciliari.
L’arrestato, un uomo di 30 anni di origini albanesi, ha raccontato che tutto è nato da un profondo dissidio che perdura da tempo fra due sorelle connazionali.
Lui è fidanzato con una di loro e hanno già programmato il loro matrimonio.
Domenica sera la coppia si è recata a casa dei genitori della ragazza e lì hanno trovato la sorella con il suo compagno. Non un compagno qualunque, ma l’ex fidanzato della promessa sposa.
La situazione, dal momento imbarazzante, è subito passata allo scontro verbale fra le due sorelle che hanno litigato senza ritegno.
Ma è stato quando sono intervenuti i rispettivi fidanzati a difesa delle loro compagne che tutto è precipitato.
A quel punto è spuntato un coltello e fra i due uomini (uno si muoveva a fatica e usava la stampella) è nata una colluttazione che li ha visti uscire entrambi con ferite da taglio, sia da difesa che da offesa.
Il ferito è ancora ricoverato
Ad avere la peggio è stato il ragazzo con la stampella, l’ex della promessa sposa che ha ricevuto il colpo grave nella regione clavicolare.
La coltellata ha raggiunto un polmone provocando una grave lesione tanto che è ancora ricoverato in Chirurgia dopo l’intervento cui è stato sottoposto d’urgenza.
Per l’altro contendente, invece, l’arresto in flagranza da parte della pattuglia di carabinieri intervenuta in via Rossi.
Ora tutto è demandato agli ulteriori accertamenti prima di un futuro processo.