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casetta dell'acqua
Cronaca
Carabinieri

Asti, chi è la coppia arrestata per 47 furti di monetine alle casette dell’acqua

Chiusa l’indagine dei carabinieri di Villanova dopo decine di denunce da mezzo Nord Italia

Avevano trovato una fonte di reddito particolarmente originale e, a suon di monetine, anche abbastanza buona visto che pemetteva loro di sopravvivere senza lavorare.
Parliamo di una coppia che vive nella zona di San Damiano: Erika Branda di 40 anni e Stefano Lanfranco di 38. Sono stati arrestati ieri dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Villanova che era sulle loro tracce da tempo.
Sono accusati di essere la coppia di ladri che ha messo a segno 47 colpi nelle province di Asti, Torino, Cuneo, Vercelli, Alessandria, Cremona, Piacenza, Varese, Pavia, Verona e Novara.
Quasi tutti i furti sono stati fatti ai danni delle “casette dell’acqua” per l’erogazione di minerale e naturale al prezzo convenzionale di 5 centesimi. Un’idea a favore del riciclo e dell’abbattimento del consumo di plastiche che trova sempre maggiori estimatori e sempre più Comuni le installano sui loro territori.
Alle casette dell’acqua si paga esclusivamente con le monetine (anche per ricaricare le schede) e dunque le gettoniere sono sempre ben rifornite.
La coppia si era specializzata nell’effrazione delle scatole di raccolta denaro, soprattutto quelle delle casette posizionate in luoghi un po’ più isolati.
Ma non solo.
Anche le cabine per le fototessere self service erano nel mirino dei due e, se capitava, anche le cassette delle elemosine nelle chiese che rimangono aperte ai fedeli.
Numerose le denunce che i gestori delle casette dell’acqua avevano presentato perchè, oltre al valore delle monete rubate, era notevole l’ammontare dei danni arrecati alle gettoniere forzate, che andavano sostituite tutte le volte. Senza contare i disagi dei cittadini che, ormai abituati ad approvvigionarsi a questi distributori, rimanevano a secco fino alla riparazione dei distributori automatici.
L’indagine è stata complessa proprio per l’elevato numero di furti messi a segno e spesso in zone isolate che non sempre potevano contare sulle riprese delle telecamere di videosorveglianza.
Ma alla fine i carabinieri sono riusciti a risalire a loro e a raccogliere sufficienti indizi per ottenere l’arresto in carcere ad Alessandria e a Torino. Tenuto conto che già nel dicembre del 2021 erano stati denunciati per colpi analoghi.
Per entrambi le accuse sono di plurimi furti aggravati in concorso.
Lanfranco e Branda sono in attesa di interrogatorio di garanzia.

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