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Cronaca
Tribunale

Asti Collusion: il suo autore sotto processo per diffamazione a Sindaco e Caritas

Iniziato nei giorni scorsi in tribunale ad Asti. L’uomo, che oggi vive a Trieste, in più “puntate” si era scagliato contro Rasero e Beppe Amico

Un sindaco, quello di Asti, avvezzo ai social. Li utilizza (e li ha utilizzati soprattutto durante il periodo Covid) per raggiungere il maggior numero di cittadini ma è anche molto attento a quello che, sui social, dicono di lui.
Ed è pronto a querelare se la soglia di quanto si scrive e si insinua travalica la misura della critica.
Per questo motivo, insieme al direttore della Caritas Beppe Amico, ha querelato un uomo di 47 anni, residente ad Asti fino all’anno scorso.
L’uomo è l’autore dei video raccolti sotto il profilo “Asti Collusion” caricati sul canale Youtube. Nelle varie “puntate video”, l’uomo prende di mira il sindaco e la sua giunta, la Caritas Diocesana e in uno anche la Regione Piemonte. Accollando pesanti responsabilità in temi di fondi pubblici, operato dei servizi sociali, distribuzione degli aiuti.
Accuse pesanti che hanno spinto sia Rasero che Amico a querelarlo.
Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza al tribunale di Asti. Lui, ora residente a Trieste, difeso dall’avvocato Pierpaolo Berardi, era assente. In aula anche l’avvocato Pescarmona per la Caritas che si è costituita parte civile insieme al Comune.
Dopo i cinque video oggetto della querela, i difensori di parte civile hanno fatto presente che l’imputato ne ha pubblicati anche dei successivi, sempre sullo stesso tenore.
Fra le richieste che verranno fatte nel corso del processo (che vedrà le prime testimonianze a giugno), c’è sicuramente anche quella di intimare all’imputato di cancellare tutti i video che continuano ad essere visibili su Youtube.

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