Cerca
Close this search box.
I cittadini segnalano casi di spaccio
Cronaca

Asti, due arresti nell’operazione “Bad Boys 2020” della polizia contro lo spaccio di droga

L’indagine ha preso avvio nello scorso mese di marzo e ha interessato uno degli arrestati dell’operazione “Fiori dell’Est 2019”

Un albanese di 48 anni e un italiano di 49, che vivono entrambi ad Asti, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile della polizia in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Asti Di Naro, su richiesta del Sostituto Procuratore Fiz, a conclusione di un’indagine svolta dalla stessa Squadra Mobile astigiana, finalizzata al contrasto dello spaccio di droga.
Il 48enne albanese era già stato arrestato nell’ambito dell’operazione antidroga “Fiori dell’Est 2019” condotta dalla Squadra mobile e che aveva visto coinvolti 35 indagati e aveva portato nello scorso mese di giugno a disporre 24 misure cautelari per reati in materia di stupefacenti.
«Dall’indagine era emerso che l’uomo, insieme al figlio di 26 anni e al cognato di 45, aveva realizzato una proficua e intensa attività illecita che gli permetteva di guadagnare giornalmente cifre elevate, anche fino a 1.500 euro, riuscendo a realizzare un profitto stimato superiore agli 80 mila euro, con cessioni che avvenivano ad ogni ora del giorno e della notte, soprattutto nel fine settimana per “servire” i frequentatori della movida – spiega la Questura – Gli scambi avvenivano in svariati luoghi del centro cittadino, nella sua abitazione ed anche presso il chiosco gestito dal cognato, la cui licenza veniva sospesa per 30 giorni il 20 giugno scorso, con un provvedimento del Questore di Asti; contestualmente venivano anche sottoposte a sequestro preventivo due autovetture e un appartamento, riconducibili all’attività illecita minuziosamente analizzata dagli investigatori e contestata dal Pm. All’arrestato veniva contestata anche l’aggravante per aver ceduto lo stupefacente all’interno dell’ospedale e nei pressi della caserma della Polizia Locale di Asti, nonché il reato di estorsione per avere minacciato i “clienti” debitori».
Il nuovo arresto di questi giorni nasce da una nuova operazione antidroga della Squadra mobile, denominata “Bad Boys 2020”, che ha avuto origine dall’indagine “Fiori dell’Est 2019”. «L’odierna operazione antidroga nasce nel mese di marzo 2020, quando gli investigatori venivano nuovamente a conoscenza che il cittadino albanese, uscito dal carcere perché sottoposto al regime degli arresti domiciliari, aveva immediatamente ripreso lo spaccio di cocaina nell’Astigiano – spiega la polizia – L’immediata attività info-investigativa permetteva di raccogliere consistenti elementi utili a carico degli interessati nonché di corroborare quanto ipotizzato dagli investigatori e di confermare che il cittadino albanese aveva ripreso l’attività illecita: nell’occasione emergeva che lo stesso riforniva il 49enne italiano, il quale a sua volta rivendeva la cocaina ai propri “clienti”. Fin da subito emergeva che l’albanese aveva ripreso le abitudini illecite, “servendo” ad ogni ora del giorno i numerosi “clienti” astigiani ricevuti presso la sua abitazione, dove era sottoposto agli arresti domiciliari, e recapitando anche la sostanza presso le dimore dei consumatori, noncurante delle prescrizioni imposte dal regime degli arresti domiciliari e dei DPCM emanati per prevenire i contagi da Covid-19».
La polizia, attraverso servizi di osservazione e immagini registrate dalle telecamere, avrebbe riscontrato come il 48enne albanese si sarebbe recato una ventina di volte nell’abitazione di un consumatore italiano, anch’egli sottoposto al regime degli arresti domiciliari, per recapitargli la consueta dose di cocaina, e in una di queste occasioni i due sono stati controllati dagli investigatori e arrestati per il reato di evasione, quindi riassociati presso le loro dimore sempre in regime degli arresti domiciliari.
«L’albanese non interrompeva lo spaccio di cocaina e già dal giorno successivo al suo arresto riforniva nuovamente l’italiano, il quale, a sua volta, poteva continuare l’attività illecita posta in essere ad ogni ora del giorno e della notte a favore di consumatori astigiani, da lui conosciuti anche da diversi anni, anch’esso in violazione delle prescrizioni imposte dai DPCM – aggiunge la Questura – In particolare, l’italiano era solito incontrare i propri “clienti” per il ritiro del denaro, quindi si recava nell’abitazione dell’albanese per il rifornimento di cocaina e successivamente recapitava la sostanza al consumatore. L’11 giugno scorso, a seguito della segnalazione inoltrata, l’albanese veniva arrestato per la sospensione cautelativa della misura alternativa degli arresti domiciliari, non prima però di aver rifornito ancora una volta l’italiano con la cocaina che quest’ultimo cedeva successivamente ad uno dei propri “clienti”. L’italiano, pur consapevole che le indagini condotte dalla polizia avevano portato all’arresto dell’albanese e che le risultanze avrebbero fatto emergere le sue responsabilità, non interrompeva l’attività illecita effettuando altre cessioni di cocaina. Nel corso di quell’indagine il cittadino albanese veniva arrestato in flagranza del reato di spaccio di cocaina e successivamente veniva eseguita a suo carico l’ordinanza di custodia cautelare in carcere».
Nell’ambito dell’operazione “Bad Boys 2020” sono state indagate 4 persone, 2 arrestate in flagranza e 2 interessate da misura cautelare in carcere. Le indagini hanno comportato 60 giorni di intercettazioni e sono state monitorate circa 253 cessioni di dosi di droga, con circa 126 grammi di sostanza stupefacente monitorata, mentre il valore della droga trafficata è di circa 12.650 euro.

Marta Martiner T.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link