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Cronaca

Asti: il sì alla donazione degli organi raccontata dal marito di Tiziana

La donna deceduta a 42 anni per un attacco cardiaco. Lascia due bambini piccoli. I pensieri di chi si trova a prendere la decisione

In punta di piedi

In punta di piedi. E’ questo l’unico modo per entrare nel dolore della famiglia Vanore-Feroleto che da dieci giorni si trova a fare i conti con la mancanza di Tiziana, deceduta a 42 anni in seguito ad una grave patologia cardiaca, dopo cinque giorni di coma.
Un dolore reso ancora più acuto dal fatto che Tiziana lascia due bambini piccoli: uno di 7 anni e l’altro di appena 19 mesi. Eppure la sua famiglia ha affidato l’amore per Tiziana ad un atto di generosità estrema, disponendone l’espianto degli organi.
Tema delicatissimo spesso affrontato scientificamente e con competenza da medici rianimatori oppure raccontato da chi, dal trapianto, ha avuto salva la vita.
Meno comuni le testimonianze di chi si è trovato a dover fare una scelta così importante in un momento di sofferenza e disperazione per la perdita.

Il momento della decisione

«Ne abbiamo parlato tante volte, fra noi, commentando qualche notizia sulla donazione degli organi e Tiziana si è sempre dichiarata favorevole – ricorda con dolore il marito Mauro Feroleto – Ma un conto è parlarne a “bocce ferme”, un altro è trovarsi dentro la decisione. Per questo tutti devono sapere quanto sia importante, in vita, decidere per se stessi in caso di morte improvvisa, se consentire la donazione dei propri organi oppure no».
Perché se la decisione di disporre l’espianto degli organi può sembrare una scontata scelta di generosità verso migliaia di malati in attesa di un trapianto, chi ci è passato “attraverso” la racconta in tutt’altro modo.
«La verità? Appena i medici, dopo averci informato della morte cerebrale di Tiziana, ci hanno prospettato la possibilità di autorizzare l’espianto, il primo istinto è stato quello di dire no. E non per cattiveria o egoismo, ma per la difficoltà ad accettare che non ci sia più nulla da fare. Non è facile, per niente. Neppure se da cinque giorni, in qualche modo, ti preparano a questa notizia. E, da quando cessano le funzioni vitali, ci sono poche ore per prendere una decisione. Troppo poche, forse, per superare il primo, iniziale, rifiuto al prelievo» il sincero racconto di Mauro. «Per questo – conclude – consiglio a tutti di manifestare la propria volontà e di non sentirsi in colpa nella scelta, perché non è così semplice né scontata».
La decisione per Tiziana, che non aveva ancora espresso per iscritto la sua volontà circa la donazione degli organi, è stata presa dal marito, dal fratello e dalla madre.

Prelevati reni e fegato

A Tiziana sono stati prelevati reni e fegato. «I medici della Rianimazione mi hanno confermato che l’espianto è andato a buon fine – dice ancora il marito di Tiziana – e almeno tre persone hanno ricevuto la telefonata che tanto attendevano per il trapianto che cambierà e salverà la loro vita. Questo pensiero dà un senso a tutta questa sofferenza».
Che Tiziana, andandosene, sia ancora stata protagonista di un ultimo grande atto di generosità, lei che in vita era sempre a disposizione di chi aveva bisogno, sarà il racconto che Mauro e la sua famiglia faranno ai due bambini, quando cresceranno e chiederanno della loro mamma.
«Spiegherò loro cosa è successo, spiegherò loro che sono stati due bambini desiderati e amatissimi, spiegherò loro il perché della donazione e perché sia importante, anche per loro, scegliere per se stessi su questo tema» conclude l’uomo.

Raccolta fondi

In memoria di Tiziana, è stata attivata una raccolta fondi cui tutti possono partecipare. Doppia la dedica in suo ricordo: quella del marito “A te che sei l’unica amica che io posso avere, l’unico amore che vorrei se non ti avessi con me e a te che hai reso la mia vita bella da morire” e quella degli amici “Sempre con noi!”. Chi volesse ricordare Tiziana con un’offerta può farla sul conto dal seguente Iban IT75R0608510318000000020538 intestato al marito, Mauro Feroleto.

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2 risposte

  1. Nel dolore della perdita di Tiziana,che io non conosco,grande la decisione dei parenti per l’espianto. Anche io sono favorevole all’espianto dei miei organi qualora ci fosse la possibilità, perché a parer mio può essere una grande o forse piccola consolazione per chi resta

  2. io sono una dializzata e ho fatto due trapianti di rene non andati molto bene ma ringrazierò tutta la vita chi mi ha dato 2 possibilità di cambiare lo stile di vita.. ora sono di nuovo in dialisi e lotto ogni giorno per stare bene… a Tiziana che non conoscevo un eterno pensiero d’amore e un abbraccio grande al marito e ai bimbi… saranno protetti da un angelo superluminoso… grazie Betty

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