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Cronaca

Asti, ragazzo di 17 anni confessa tutti gli incendi notturni di auto e cassonetti

E’ lo stesso già denunciato 15 giorni fa e poi rimesso in libertà. Aveva ancora le mani bruciate. Usava un mix di vodka e gin come combustibile

Le indagini dei carabinieri

Ha confessato di essere stato lui ad aver appiccato il fuoco a 15 fra auto, furgoni, pulman e scuolabus oltre a cassonetti dei rifiuti e altro. Lo ha fatto davanti ai carabinieri della Compagnia di Asti che stamattina sono andati a prenderlo a casa e lo hanno messo di fronte ai risultati delle indagini che da inizio settembre si sono concentrate nella ricerca del piromane.

Aveva ancora le mani ustionate dopo l’ultimo incendio

E sulle mani portava ancora i segni di piccole ustioni provocate dall’ultimo incendio provocato il 22 ottobre. Nella sua abitazione sono stati sequestrati gli accendini che usava per appiccare le fiamme alimentate da una miscela composta da vodka e gin.

In più raid, sempre di notte, faceva correre Vigili del Fuoco e forze dell’ordine in tutta la città per incendi a catena: mentre tutti erano su un intervento lui dava fuoco ad altri mezzi in un altro luogo, dando così il via ad un allarme continuo.

Un passato pesante che neppure la comunità ha lenito

Lui è un ragazzo di 17 anni, astigiano, con precedenti pesanti per lesioni, rapina e ricettazione e stupefacenti.

Già ad aprile di quest’anno, visti i suoi precedenti, il Tribunale dei Minori di Torino ne aveva disposto il collocamento in comunità a seguito di accertato uso di droghe leggere, di una situazione familiare complessa e di un comportamento deviante. Ma già a giugno gli educatori della comunità hanno rinunciato ad occuparsi di lui e lo hanno dimesso per mancanza di collaborazione che vanificava ogni prospettiva di aiuto con contestuale ritorno di sua volontà, anche durante il soggiorno in comunità, allo stile di vita precedente, si legge nelle motivazioni delle dimissioni.

Era già stato denunciato 15 giorni fa

Il giovane era già stato identificato dalle forze dell’ordine 15 giorni  fa e denunciato alla Procura dei Minori di Torino che lo aveva messo in libertà a seguito di una sua manifestazione di pentimento per quanto fatto nei primi due “raid” notturni. Ma il pentimento è durato poco perché a distanza di pochi giorni è tornato a bruciare diversi mezzi nella stessa notte, con modalità identiche.

Viene considerato socialmente pericoloso proprio a causa di questa sua serialità di comportamenti.

Lo faceva “per noia”

Stamattina, quando i carabinieri gli hanno chiesto il motivo di tali devastazioni notturne ha risposto candidamente «Per noia, sceglievo gli obiettivi a caso».

A lui i carabinieri sono arrivati prevalentemente analizzando e tracciando i suoi spostamenti attraverso i sistemi di videosorveglianza cittadini.

Alla luce delle ultime indagini, il gip del Tribunale dei minori di Torino ha disposto una misura cautelare in una comunità fuori provincia.

Daniela Peira

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