Cerca
Close this search box.
truffa anziani
Cronaca

Asti, truffa un’anziana di 91 anni dicendole che la sua casa sta andando a fuoco

E’ accaduto qualche giorno fa in un’abitazione di Valterza. Il racconto del figlio: «Mia madre rovinata per pochi soldi»

Una nuova “tecnica”

Se la sono presa con una donna di 91 anni che non arriva a pesare 40 kg. Ogni truffa è brutta, ma qui il malvivente ha davvero dimostrato di non avere nemmeno un briciolo di pietà.

A raccontare la tremenda avventura (e le sue conseguenze) capitata ad un’anziana di Valterza è Mauro Cuniberti, il figlio, che ancora oggi non si capacita di come qualcuno abbia potuto avere il coraggio di una tale viltà.

«Martedì mattina mi sono allontanato per poco tempo per andare ad acquistare alcune piantine per l’orto – racconta lo stesso Cuniberti – lasciando a casa mia madre che, nonostante l’età e la sua fragilità fisica, è una donna totalmente autosufficiente, autonoma e lucidissima. Questo per sottolineare che conduce, anzi conduceva, la sua vita con un   aiuto minimo da parte mio e di mia sorella».

Una commissione di metà mattinata che gli ha stravolto la vita.

L’anziana in cortile che urlava e straparlava

«Quando sono tornato a casa l’ho trovata in cortile completamente sfigurata dalla paura e dall’agitazione, era spettinata, urlava, si era anche aperta la camicetta, era in stato confusionale e sembrava un’altra persona. Ci ho messo un po’ prima di calmarla e provare a cercare di capire cosa fosse successo in neanche un’ora di mia assenza».

Dal racconto concitato dell’anziana madre e dal giro della casa ha ricostruito ciò che era accaduto.

«Signora, la casa va a fuoco, vada a prendere soldi e gioielli da salvare dalle fiamme»

«Probabilmente tenevano d’occhio la casa, perchè approfittando della mia assenza e di un ingresso secondario alla casa, un uomo, italiano, si è introdotto in casa e ha spaventato mia madre dicendole che la casa stava andando a fuoco. Lei ricorda distintamente odore di bruciato – racconta ancora Cuniberti – e questo mi fa pensare che le abbiano spruzzato qualche spray addosso. Da quel momento è tutto un po’ più confuso, ma il risultato è che la casa è stata “visitata” solo nelle stanze in cui c’erano le cose di valore, più affettivo che reale, sparite dai cassetti. Penso che quel maledetto abbia convinto mia madre a mettere in salvo le cose più preziose da un incendio imminente. E, con una cattiveria che non riesco nemmeno ad immaginare in una persona, l’ha costretta a fare su e giù dalle scale più volte per andar a prendere le cose nascoste; una donna che ha un filo di fiato e viene costretta a correre con il cuore in gola dalla paura. Non è immaginabile che esistano persone così malvagie. Spero davvero che lo prendano e che paghi per tutto questo».

Le ha fatto fare le scale più volte

Non è difficile pensare allo spavento e all’angoscia che si sono impadroniti di una donna anziana, sola, convinta che di lì a pochi minuti la sua casa sarebbe andata distrutta dalle fiamme.

Sul posto sono intervenute le Volanti della Polizia e, in seguito, anche la Scientifica per i rilievi dattiloscopici sui mobili toccati dal truffatore.

L’umanità dei poliziotti intervenuti

«Non posso che ringraziare i poliziotti, perchè hanno dimostrato competenza, professionalità e un’umanità incredibile nei confronti di mia madre. Hanno capito la situazione e sono riusciti a calmarla per farsi dire cose utili alle indagini».

Da indagini successive sembra che il giorno prima ci fosse un’auto, una Audi di grossa cilindrata, che si spostava di casa in casa, sempre a Valterza, per annunciare che il giorno dopo l’Asp avrebbe interrotto l’erogazione dell’acqua potabile per un lavoro di manutenzione. Tanto che alcuni dei residenti hanno trovato strano che operatori Asp girassero in Audi.

«Per pochi soldi ha rovinato la vita a mia madre»

«Quell’uomo deve sapere cosa ha provocato nella testa di mia madre. Per pochi soldi e gioielli ha rovinato una donna anziana che fino ad allora era una persona serena e lucida. Sono passati quattro giorni e lei è ancora traumatizzata. Sia per lo spavento preso, sia per il furto subito e ancora per la vergogna e il senso di colpa di essere caduta nel tranello. Non è più lei e mi fa così rabbia che un delinquente si sia preso la libertà di rovinare l’equilibrio di una donna che non si merita certo questo».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale