Un risparmio di poco meno di 4 mila euro quello che un autotrasportatore astigiano ha ottenuto vincendo una causa civile contro la Provincia di Vercelli.
Il giudice di pace del tribunale di Vercelli gli ha dato ragione e non dovrà pagare quelle multe elevate da un autovelox non omologato.
Tutto è cominciato qualche settimana fa quando si è visto recapitare 13 verbali con altrettante multe per superamento (di poco) del limite dei 70 km/h nella tratta Vercelli-Desana che l’uomo percorre da oltre 30 anni nel suo lavoro di consegna di farina ai mulini di quella zona.
In 30 anni, ha detto al suo avvocato, Maura Lanfranco, non aveva mai preso una multa e ora, in un colpo solo, ne ha prese 13 perchè non si è accorto della presenza dell’autovelox.
La questione giuridica si è giocata sul fatto che l’apparecchiatura utilizzata per rilevare la velocità non era stata omologata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Era sì stata approvata dal Ministero dei Trasporti ed Infrastrutture, e, sulla carta, aveva sicuramente tutti i requisiti per essere adottato ma, per essere utilizzato secondo legge, doveve essere omologato. L’approvazione non basta.
L’avvocato Lanfranco, nella sua difesa, ha richiamato una sentenza della Corte di Cassazione, del 2015, che aveva deliberato proprio in questo senso: l’approvazione non equivale all’omologazione richiesta per legge. Quest’ultima, infatti, era la tesi della Provincia di Vercelli, contro la quale l’autostrasportatore aveva fatto ricorso.
I verbali sono stati tutti annullati e l’autotrasportatore non dovrà pagare le multe.
(Foto di repertorio web)