Rallenta ancora ulteriormente la sua marcia verso una definizione in primo grado il processo già in odor di prescrizione sull'appalto arredi dell'Hotel Andriano di Castelnuovo Don Bosco.
Rallenta ancora ulteriormente la sua marcia verso una definizione in primo grado il processo già in odor di prescrizione sull'appalto arredi dell'Hotel Andriano di Castelnuovo Don Bosco. Nell'udienza di mercoledì, presenti quasi tutti gli imputati, fra i quali l'attuale sindaco Giorgio Musso e il suo predecessore Felice Andriano, oltre ad alcuni assessori del Comune, il processo è letteralmente ripartito da zero. Questo perchè nel collegio di giudici si è verificato un avvicendamento (il dottor Roberto Amerio è subentrato alla collega Gaveglio trasferita in altra sede) e, mentre il pm Tarditi e la difesa di parte civile Mirate hanno prestato consenso alla produzione degli atti, le difese Rattazzi e Caliendo, anche a nome dei colleghi torinesi che rappresentavano, hanno detto no, chiedendo che il nuovo giudice dovesse risentire gli stessi testimoni già sentiti nelle numerose precedenti udienze.
Così ieri sono stati sentiti i testimoni che erano stati citati per la giornata, ovvero due architetti che avevano seguito a vario titolo e in varie fase del cantiere sia l'avanzamento lavori della struttura che la fornitura dei mobili per le camere e le parti comuni dell'albergo. Poi il processo è stato riaggiornato al 21 ottobre, quando sfileranno di nuovo i primi testimoni che già avevano fatto in aula le loro dichiarazioni confermando gli interrogatori fatti nel corso delle indagini.
Daniela Peira