Nell’inchiesta “rimborsopoli” coinvolti anche Angela Motta, Mariangela Cotto e Luca Robotti
La procura di Torino ha inviato 50 inviti a comparire a consiglieri regionali in carica dal 2008 al 2010 durante la giunta Bresso. E’ scoppiata in Regione una nuova bufera “rimborsopoli” che già qualche tempo fa aveva tenuto col fiato sospeso diversi consiglieri regionali della giunta Cota.
Spese contestate ai 50 consiglieri indagati per 3 milioni 350 mila euro
Le spese contestate ai consiglieri questa volta ammontano a 3 milioni 350 mila euro, mentre le ipotesi di reato sono le stesse contestate nella prima parte dell’inchiesta: peculato. Allora il processo si era concluso con assoluzioni, impugnate dalla procura e attualmente è in corso il processo di appello. In questa seconda parte dell’inchiesta sono coinvolti tre astigiani. Nuovamente Angela Motta, attualmente anche consigliere di opposizione al Comune di Asti e già coinvolta nella prima parte dell’inchiesta poi assolta, Mariangela Cotto, attuale assessore comunale ad Asti e l’allora capogruppo del Pdci Luca Robotti.
Ricostruiremo tutto
“La cosa mi stupisce – ha affermato Mariangela Cotto, assistita dall’avvocato Aldo Mirate – le regole in vigore in quegli anni erano le stesse per cui sono stati assolti i consiglieri della giunta Cota. Mi sono sempre attenuta alle regole e poi ci sono gli uffici preposti al controllo che mi hanno riconosciuto i rimborsi. Non comprendo proprio il perché di questa azione, comunque cercherò di ricostruire tutto, anche se fatti accaduto dieci anni fa non sono così facili da ricostruire”. Anche Angela Motta, assistita dall’avvocato Chiappero, cercherà di ricostruire ogni movimento ed ogni spesa effettuata.