Venerdì sera la terribile storia della bambina di Cantarana rapina ed abusata prima di essere fatta morire per asfissia, ha avuto come uditori i soci del Circolo dei Lettori di Torino. Tra i relatori la nostra giornalista Daniela Peira che si sta occupando del caso dopo la pubblicazione del libro “Anatomia di un delitto” scritto da Veca e Cattaneo
Sede molto prestigiosa per rievocare il caso (mai chiuso) di Maria Teresa Novara.
Venerdì sera la terribile storia della bambina di Cantarana rapita ed abusata prima di essere fatta morire per asfissia, ha avuto come uditori i soci del Circolo dei Lettori di Torino dove era in programma la presentazione del libro “Anatomia di un delitto” scritto da Marilina Veca e Stefano Cattaneo per la Casa Editrice Kimerik.
Presente anche La Nuova Provincia, con la cronista Daniela Peira che ha ricostruito la storia, ha introdotto l’unico autore presente (Veca era assente per motivi di salute) e ha aggiornato il pubblico di lettori torinesi sui progressi che la Procura di Asti sta facendo alla richiesta di riapertura del caso.
Un ritorno su quella terribile morte è stata richiesta, proprio dalle pagine del nostro giornale, anche dallo stesso ex Procuratore della Repubblica di Asti Mario Bozzola, all’epoca giovane giudice istruttore, che si spese senza riserve per ritrovare la bambina ancora viva e, in un secondo tempo, per identificare i responsabili della sua morte.
Prima di essere fermato dai suoi stessi superiori che lo accusarono di “troppa visibilità” e si armarono dell’incompatibilità territoriale per togliergli il caso. Un caso che, però, non è stato preso in mano da nessun altro giudice dopo e ancora oggi, quasi 50 anni dopo, aspetta una conclusione di indagine credibile.
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