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Cerca lavoro e trova... sesso
Cronaca

Cerca lavoro e trova… sesso

Come recita il noto proverbio, "chi cerca trova." Non sempre però ciò che ci si aspetta. Capita così che la speranza di un lavoro si traduca in … sesso. Come racconta Renzo

Come recita il noto proverbio, "chi cerca trova." Non sempre però ciò che ci si aspetta. Capita così che la speranza di un lavoro si traduca in … sesso. Come racconta Renzo Guardabascio, 39 anni, di Asti, ex barista della piscina comunale, che in attesa di conoscere definitivamente le sorti di quella che era la propria occupazione, ormai incerta da tempo, ha deciso di cercare, intanto, qualche altro lavoro. Naturalmente, serio e onesto.

«L'idea ?- spiega Renzo -? era di mettermi a disposizione, ad esempio, di qualche persona anziana, in difficoltà o da sola, che avesse bisogno di essere aiutata a fare delle commissioni o la spesa. Ho quindi messo un annuncio su un apposito sito on line, lasciando i miei recapiti. Il giorno dopo, sono stato contattato da un uomo, che ha detto di chiamarsi Roberto, di essere un medico italiano, sposato e con 4 figli, di lavorare all'estero, ma di venire spesso nel nostro Paese, in occasione di congressi. Per questo motivo -? prosegue Renzo -? questo presunto medico stava cercando un segretario, in cambio di una retribuzione mensile di 2.500 euro. Fatta questa premessa, però, il tizio mi ha specificato che il compenso avrebbe previsto anche prestazioni sessuali sia di persona sia telefonicamente, ogni qualvolta lui ne avesse fatto richiesta. Al riguardo, questo stesso Roberto avrebbe provveduto a prenotare gli alberghi e a procurarmi la "mise" per gli incontri extra lavoro. Insomma, mi ha detto che avrei dovuto considerarmi una sua proprietà esclusiva sia sessualmente sia in termini di disponibilità generale, dato che cerca qualcuno disposto ad annullarsi completamente».

Indignato, Renzo ha riferito il tutto alla Polizia Postale, che "farà le dovute verifiche." L'indignazione dell'ex barista si è aggiunta così alla sua precedente delusione per la grande difficoltà a trovare un lavoro. Nel frattempo, Renzo ha continuato ad essere contattato ripetutamente e insistentemente in questi giorni da Roberto, che ha proposto un incontro a Torino, mai avvenuto. «Personalmente -? dichiara Renzo -? nonostante la sensazione di schifo e rabbia che ho provato, ho cercato di temporeggiare, per fare venire allo scoperto questa persona e fare in modo che le autorità arrivino a lui. Questo Roberto, infatti, potrebbe essere semplicemente un mitomane oppure davvero un medico, magari di Asti, del mio stesso quartiere o di chissà dove. Inoltre, ho voluto rendere pubblica questa vicenda, perché mi sono sentito in dovere di mettere in guardia le persone, specie i più giovani, da questo genere di pericoli, soprattutto qualora stiano vivendo seri problemi dovuti alla crisi. Il tizio in questione, non a caso, fa leva, dal punto di vista economico, sulle necessità altrui e sulle proprie possibilità».

Manuela Zoccola

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