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Coldiretti su tromba d'aria: danni erichiesta di stato di calamità naturale
Cronaca

Coldiretti su tromba d'aria: danni e
richiesta di stato di calamità naturale

Bubbio e Vesime sono i centri più colpiti ma gravemente interessati sono, nel Cuneese, le aree verso Perletto di Cortemilia, ma anche Monastero Bormida, Cessole e Roccaverano. Pregiati vigneti, con i filari coricati e spezzati dalla furia del vento sono un paesaggio purtroppo non raro. E poi "tetti scoperchiati e filari coricati anche nel Nicese, da Nizza Monferrato verso Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Fontanile, Bruno e Mombaruzzo e fino a Calamandrana e Rocchetta Palafea…

"Non ci sono danni gravi alle persone e questo è quasi un miracolo. Ma gli ingenti danni già arrecati potrebbero crescere ulteriormente causa l'instabilità del tempo. I viticoltori si sono subito messi all'opera per cercare di rialzare i filari e salvare la vendemmia, anche chi ha avuto danni ai tetti è impegnato nel rimettere le tegole o sta cercando di coprire con teloni". E' una nota preoccupata quella che arriva dalla Coldiretti Asti nella serata di lunedì in cui una tromba d'aria si è abbattuta sulla Valle Bormida.

Non solo paura dunque ma ingentissimi danni all'agricoltura che adesso andranno valutati. "Poca pioggia, ma tanto vento, una furia che ha scoperchiato numerosi tetti di case, stalle, cantine e capannoni. In pochi minuti sono stati piegati come fuscelli alberi secolari, interi pioppeti, abbattuti pali dei telefoni e dell'energia elettrica. Per sgombrare rami, arbusti, tegole e molti alberi dalle principali strade, sono stati impegnati tutta la mattinata molti agricoltori con i loro trattori, insieme ai vigili del fuoco".

Bubbio e Vesime sono i centri più colpiti ma gravemente interessati sono, nel Cuneese, le aree verso Perletto di Cortemilia, ma anche Monastero Bormida, Cessole e Roccaverano. Pregiati vigneti, con i filari coricati e spezzati dalla furia del vento sono un paesaggio purtroppo non raro. E poi "tetti scoperchiati e filari coricati anche nel Nicese, da Nizza Monferrato verso Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Fontanile, Bruno e Mombaruzzo e fino a Calamandrana e Rocchetta Palafea".

E se in molte frazioni si sta ancora lavorando per ripristinare la luce e i telefoni, i tecnici della Coldiretti Asti sono mobilitati per i sopralluoghi nelle zone danneggiate, anche al fine di eseguire una mappatura per la segnalazione ai Comuni che dovranno sollecitare alla Regione Piemonte lo stato di calamità naturale.

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