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Colle Don Bosco, salta il fossato in motoMuore 21enne, faceva un giro con amici
Cronaca

Colle Don Bosco, salta il fossato in moto
Muore 21enne, faceva un giro con amici

Schianto mortale nel pomeriggio all'ombra del santuario del Colle Don Bosco.A perdere la vita è stato uno studente di Rondissone, Fabio Bossa, 21 anni. Con un gruppo di amici, anche loro grandi

Schianto mortale nel pomeriggio all'ombra del santuario del Colle Don Bosco.
A perdere la vita è stato uno studente di Rondissone, Fabio Bossa, 21 anni. Con un gruppo di amici, anche loro grandi appassionati di moto, stavano facendo un giro per le colline del Monferrato. Al termine del lungo rettilineo che da Castelnuovo Don Bosco conduce al Colle,  il ragazzo, che era a metà del gruppo di motociclisti, ha avuto un'incertezza sulla strada da imboccare: quella che conduce alla sommità del colle e al Santuario o proseguire la provinciale in valle? Incertezza impercettibile che però è bastata a fargli perdere il controllo della sua moto.

Gli amici che erano con lui dicono che ha "tagliato" l'ampia curva che c'è allo spiazzale per il Colle, è finito nella corsia opposta e poi ha sfiorato il cordolo di cemento alla base della piramide che indica il luogo sacro e ha "saltato" il fossato. La corsa è finita contro uno dei primi alberi che costeggiano la salita al Santuario e il ragazzo è stato sbalzato fuori facendo più rimbalzi sul prato. Subito l'allarme degli amici che si trovavano con lui e i soccorritori che si sono succeduti (prima i volontari delle ambulanze locali e poi l'eliambulanza) hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, ma il cuore del ragazzo non ha mai ripreso a battere. Sul luogo dell'incidente è giunta una pattuglia della Polizia Stradale di Asti che ha fatto i rilievi e ha avvertito la famiglia. L'arrivo del padre e della madre sono stati strazianti. Avvertiti dai poliziotti, non volevano credere che il loro figlio potesse aver trovato la morte sulla strada. Urla, lacrime, il dolore che toglie il fiato ai piedi del corpo senza vita di Fabio, ricomposto a pochi metri dalla sua moto distrutta, il casco integro vicino e addosso ancora la tuta da motociclista.

Solo due mesi fa, pochi chilometri più avanti, nella vicina frazione Serra di Capriglio, era avvenuto un altro grave incidente che aveva visto coinvolto un motociclista torinese. Anche in quel caso era intervenuta l'eliambulanza ma, non potendo atterrare sulla strada costeggiata da case e boschi, aveva fatto calare i medici con il verricello per un primo soccorso. In quel caso il motociclista se l'era cavata con qualche frattura.

Daniela Peira

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