In vista della prossima chiusura del 2023, la Procura della Repubblica di Asti ha inviato un resoconto di quante misure di prevenzione personali e patrimoniali sono state chieste ed ottenute nel corso dell’anno.
Si tratta di provvedimenti importanti, i più diffusi dei quali riguardano sequestri o confische di case, denaro, aziende, auto e altri mezzi oltre a quelle personali che limitano la libertà di spostamento delle persone ritenute socialmente pericolose in quanto, a seguito di accurata analisi giudiziaria, risultano dediti ad attività illecite da cui deriva quasi completamente il loro reddito.
E il 2023 viene ritenuto un anno proficuo per le misure di prevenzione personali e patrimoniali nell’Astigiano.
«Il pool, già fortemente voluto dal mio predecessore e composto da magistrati e personale della sezione di Polizia giudiziaria, aliquota Carabinieri di questa Procura – afferma il Procuratore della Repubblica dottor Biagio Mazzeo – non solo continua a dare ottimi risultati, ma segna addirittura una accelerazione.
Al mio insediamento – prosegue il Procuratore – nell’intuire subito l’importanza di continuare a percorrere questa strada, ho provveduto ulteriormente ad incoraggiare l’applicazione delle misure di prevenzione anche organizzando, con le Forze dell’Ordine dislocate sul territorio, incontri formativi-informativi pensati non solo per sottolineare e ribadirne l’importanza, ma anche per stimolarne quanto più possibile la loro applicazione».
I numeri, danno soddisfazione a questa attività posizionando la Procura della Repubblica di Asti tra i primi posti in Piemonte e Valle d’Aosta per misure presentate.
Da primo gennaio, sono state attivate le procedure per 15 misure di prevenzione personale e per 8 misure di prevenzione patrimoniale con richieste di confische di beni mobili ed immobili per centinaia di migliaia di euro. A queste vanno aggiunte poi ulteriori 11 misure di prevenzione attualmente in valutazione che verranno presentate al Tribunale di Torino entro la fine di dicembre.
«L’applicazione delle misure di prevenzione personale nei confronti di soggetti classificati pericolosi con la sottoposizione a sorveglianze speciale, sia quelle semplici che quelle con obbligo/divieto di dimora in un determinato e individuato Comune – spiega ancora il Procuratore della Repubblica di Asti – fornisce e consente alle Forze dell’Ordine una più capillare ed efficace azione di controllo nei loro confronti e ne limita e circoscrive considerevolmente il raggio di movimento.
L’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali, invece, consente di arrivare al sequestro e poi alla confisca di tutti quei beni mobili ed immobili posseduti dalla criminalità ed ottenuti dall’illecita attività predatoria posta in essere in danno della popolazione locale. Questi risultati incoraggianti sono di assoluto stimolo a continuare in questa direzione».
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