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furto museo
Cronaca

Da Asti l’inchiesta per restituire cinque opere d’arte in vetro rubate ad un museo di Dusseldorf

A 20 anni dal furto si fa vivo un uomo che dice di poterle restituire a fronte della consegna di 200 mila euro

Erano state rubate 20 anni fa

La Procura della Repubblica di Asti mette a segno un’indagine di altissimo profilo storico e artistico. E anche internazionale.

E’ infatti grazie alle indagini degli inquirenti di casa nostra che il Museo del vetro di Dusseldorf, in Germania, potrà vedersi restituite cinque opere d’arte in cristallo del valore stimato di circa 700 mila euro rubate l’8 febbraio del 2000.

Chiesti 200 mila euro per la restituzione

Le opere (una tazza, un boccale, una brocca e alcune coppe) erano state portate via dopo l’effrazione di una teca e da allora non se ne seppe più nulla. Fino a qualche settimana fa quando qualcuno ha  fatto arrivare un messaggio molto chiaro ai responsabili del museo: gli oggetti potevano essere restituiti “a patto di ungere le giuste ruote”. Al telefono e per lettera, i ricattatori arrivano a contrattare una “mancia” di 200 mila euro per restituire le opere. Sottolineando che lo scambio sarebbe avvenuto in Italia.

Operazione sotto copertura dei carabinieri

Non sapevano, i ricattatori, che subito dopo l’accordo l’Ambasciata tedesca ha avvertito il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale per mettere in piedi una vera e propria operazione sotto “copertura” che coinvolge il Nucleo di Torino visto che la zona di scambio è indicata ai confini fra il Piemonte e la Liguria, vicino a Cortemilia.

I sospetti sull'”avvocato”

Indagini serrate hanno consentito ai carabinieri di arrivare ad individuare anche chi era stato l’autore dei contatti con i vertici del museo per la restituzione dietro riscatto. Si tratta di un cittadino tedesco che da molti anni vive a Gorzegno, in provincia di Cuneo, dove è conosciuto con il soprannome di “avvocato” per la sua abitudine di presentarsi come tale.

L’appuntamento per lo scambio è stato fissato in un hotel nel centro di Alba, imbottita di telecamere e microfoni oltre che affollata di carabinieri in borghese che si fingono clienti e personale dell’albergo.

Refurtiva recuperata e due arresti

L’avvocato viene già seguito fin da quando lascia casa sua con due grossi borsoni che si porta dietro nell’hotel quando viene bloccato dai carabinieri. Dentro i borsoni ci sono le preziose opere d’arte in vetro rubate vent’anni fa a Dusseldorf. Il responsabile dello scambio e una sua complice, anch’essa tedesca che vive con lui in una fattoria a Dego, vengono arrestati per tentata estorsione e ricettazione mentre sono ancora in corso indagini su un’altra importante opera in cristallo trovata durante le perquisizioni.

L’uomo è stato assegnato al carcere di Asti mentre la donna si trova a Torino in attesa degli interrogatori di garanzia.

La refurtiva è attualmente custodita dai carabinieri a Torino in attesa della restituzione formale alle istituzioni tedesche.

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