Le prime avvisaglie del dramma che si è consumato ieri sera in via Montebruno arrivano già dalla strada, con la Ford parcheggiata vicino al marciapiede del condominio completamente ricoperta di goccioline di sangue; vicino, la stessa presentazione è riservata alle fioriere poste all’ingresso dello stabile
Le prime avvisaglie del dramma che si è consumato ieri sera in via Montebruno arrivano già dalla strada, con la Ford parcheggiata vicino al marciapiede del condominio completamente ricoperta di goccioline di sangue; vicino, la stessa presentazione è riservata alle fioriere poste all’ingresso dello stabile.
Il sangue è quella della donna marocchina di 42 anni, Saadia Hamoudi uccisa dal marito, Sallah El Ghabaoui di 47 anni intorno alle 22 di ieri, al termine di una furiosa lite avvenuta nell’alloggio in cui vivevano, al secondo piano dello stabile.
L’uomo, dopo l’omicidio, si è cambiato ed è fuggito, ma nel giro di mezz’ora, forse dopo aver realizzato quanto successo, si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri dove si è costituito.
Nessun dubbio sulla dinamica dell’omicidio. Il racconto fatto dall’uomo al luogotenente Salvatore Puglisi subito dopo essersi costituito, è stato confermato dai riscontri che gli uomini della Stazione Carabinieri di Asti, del Nucleo Investigativo e della Compagnia hanno fatto nella notte e proseguito questa mattina.
El Ghabaoui, in Italia da molti anni, in regola con il permesso di soggiorno, e mai un problema con la giustizia, quando si è presentato dai carabinieri non sapeva ancora che la moglie non fosse sopravvissuta a quelle due coltellate inferte all’addome.
Ha raccontato della lite, nata per motivi stupidi, sfociata in qualcosa di più violento ed esasperato. La donna ha reagito male alle cose dette dal marito e lui non ci ha più visto: in cucina ha afferrato un coltello e l’ha minacciata. Lei a quel punto ha tentato di sfuggirgli, passando da una camera all’altra dell’appartamento e raggiungendo la camera da letto con il balcone che si affaccia su via Montebruno. Lì ha chiesto aiuto, ma è stata raggiunta dai due fendenti inferti dal marito. E’ caduta a terra e in pochi minuti è morta dissanguata per la copiosa emorragia che ha provocato la macabra pioggia di sangue sulla strada sottostante.
Immediato l’allarme dato dai vicini di pianerottolo e da quelli che vivono nella casa al di là della strada, gli stessi che hanno sentito la donna urlare dal balcone prima di essere colpita. Purtroppo, per i soccorritori, non c’è stato più nulla da fare se non constatare il decesso della donna. Per i carabinieri è iniziata subito la caccia al marito che, nel frattempo, si era cambiato gli abiti schizzati di sangue e si era dato alla fuga. Una ricerca durata poco più di mezz’ora ed interrotta dall’arrivo di El Ghabaoui in caserma per costituirsi.
La coppia non aveva figli ma ad Asti vivono molti dei loro parenti.
Daniela Peira e Marta Martiner Testa