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Due geometri astigiani nella frode alle ferrovie
Cronaca

Due geometri astigiani nella frode alle ferrovie

Ci sono anche due astigiani coinvolti nella frode alle Ferrovie dello Stato che ieri ha portato all’arresto di cinque persone. Si tratta del geometra Giorgio Ghi, 64 anni, residente ad Azzano (molto

Ci sono anche due astigiani coinvolti nella frode alle Ferrovie dello Stato che ieri ha portato all’arresto di cinque persone. Si tratta del geometra Giorgio Ghi, 64 anni, residente ad Azzano (molto conosciuto anche per essere il presidente della Pro Loco) e il geometra Nicolino Bagnato, 52 anni di Asti, il primo in qualità di ex direttore dei lavori e il secondo di assistente tecnico di RFI. Gli arresti al termine di una lunga e complessa indagine iniziata un anno fa dopo un esposto presentato alla Procura di Alessandria. Al centro degli accertamenti (molti dei quali anche tecnici), vi è un appalto per la realizzazione di strutture di rinforzo e palificazioni interrate lungo un tratto ferroviario di circa 100 metri sulla linea Arona-Alessandria aggiudicato alla Consoter, azienda con sede nella piana di Gioia Tauro.

Le verifiche fatte durante quest’anno, hanno permesso di appurare che l’opera realizzata di fatto non corrispondeva a quanto dichiarato sia dalla ditta appaltatrice che dai tecnici RFI deputati al controllo. Questi ultimi sono accusati di aver anche creato apposita documentazione che attestava falsamente la realizzazione ad opera d’arte della struttura. Approfittando anche della particolarità dei lavori, tutti interrati e la cui verifica, una volta terminati, è molto complessa e dispendiosa. Ma l’esposto era molto dettagliato e la Procura ha disposto che i “pali” venissero scoperti e ha accertato che molte delle caratteristiche previste in appalto e certificate dai controllori, in realtà non corrispondevano all’opera realizzata.

Di qui l’accusa di frode in pubbliche forniture e il falso ideologico e materiale. L’appalto, inizialmente, aveva un valore di circa 550 mila euro che lievitarono fino ad un conto finale di 770 mila euro. Ed è questo, secondo i carabinieri del comando provinciale di Alessandria, il danno per le RFI, perchè i lavori fatti dalla Consoter srl, alla fine non garantiscono i requisiti minimi di sicurezza, posto che anche attualmente la massicciata è oggetto di smottamenti e quindi nell’immediato dovrà essere bandita una nuova gara per rifare l’opera di consolidamento.

d.p.

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