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Cronaca

Erca d'Argento a Lauretta Pesce,
la prima donna sommelier

Per la seconda volta l’Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” ha premiato una donna: Laura Pesce. La prescelta della prima volta, la giornalista televisiva Antonella Delprino, era nicese di

Per la seconda volta l’Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” ha premiato una donna: Laura Pesce. La prescelta della prima volta, la giornalista televisiva Antonella Delprino, era nicese di nascita, ma con una vita e una carriera vissute altrove, per Laura la scelta è stata perfetta: nicese a tutto tondo, ha svolto e svolge tuttora un’attività entusiasta nel nome di Nizza, dei suoi prodotti (in particolare il vino Barbera) e del territorio inteso come tradizioni, storia e lavoro.

L’entusiasmo e la positività di Lauretta hanno contagiato il pubblico che assiepava l’auditorium Trinità, rompendo gli schemi di una cerimonia che spesso è un po’ fredda e compassata. Nel suo intervento Laura Pesce ha illustrato, con la chiarezza che la distingue, il suo pensiero e la sua attività, auspicando che venga data alla cultura enogastronomica la stessa dignità di ogni altra cultura. Nella motivazione del premio si legge: “Prima donna sommelier effettiva nazionale a livello europeo, ambasciatrice nel mondo della nostra terra e dei nostri prodotti, dotata di una determinazione non comune, è insegnante all’Istituto Alberghiero di Agliano”. Nata in una famiglia che ha portato ai vertici l’enogastronomia, l’estro nicese e la convivialità, è degna erede del nonno Marco (il mitico Fitaura), del papà Italo e di mamma Adriana. Non senza commozione Laura ha ricordato Franco Delprino, con il quale ha condiviso la “formazione sul campo”.

La cerimonia di assegnazione dell’Erca d’argento si è aperta con il saluto del presidente Luigi Pistone e con la lettura da parte di Giancarlo Porro del resoconto dell’attività dell’Erca dal 1991 ad oggi: dall’acquisto dell’ex oratorio della SS.Trinità, recuperato e restaurato, all’acquisizione in comodato dei quadri del 1600  appartenuti al convento delle benedettine, divenuto ospedale S.Spirito, al riordino del Viale dei Sospiri, del cimitero ebraico e dell’area esterna dell’ex Macello Comunale, alle pubblicazioni (I Quaderni storici, l’Armanoch, l’Alfabeto Storico), alle lapidi in ricordo dell’Assedio del 1613 apposte in corrispondenza delle antiche porte della città.

All’Accademia di Cultura si affiancano la Compagnia Teatrale L’Erca e l’associazione Concerti e Colline che ogni anno tiene nell’auditorium la Stagione Musicale. Prima di concludere la cerimonia è stata proiettata sul nuovo videoschermo una panoramica della storia dell’associazione. Poi la Messa con le preghiere in dialetto nicese e la rievocazione del miracolo della lampada di San Carlo nella chiesa vicariale di S.Giovanni in Lanero; infine il “Disnè ed S.Carlo” sotto il Foro Boario.

Gabriella Puppo

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