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Folletto, non c'è relazione tra gioco e aggressione
Cronaca

Folletto, non c’è relazione tra gioco e aggressione

Non esiste una relazione causale tra l’asserita compulsività da ludopatia e l’aggressione, con 45 coltellate, che ha portato alla morte di Maria Luisa Fassi

Non esiste una relazione causale tra l’asserita compulsività da ludopatia e l’aggressione, con 45 coltellate, che ha portato alla morte di Maria Luisa Fassi, uccisa nella sua tabaccheria nel luglio dello scorso anno nel corso di una rapina. È quanto ha espresso nell’udienza di questa mattina, venerdì, il dottor Roberto Koller, psichiatra incaricato dal Gup, il giudice per le udienze preliminari, al processo Folletto.

Il punto principale che si è affrontato in tribunale oggi è stato proprio quello relativo alla relazione sullo stato psichico dell’uomo depositata dal dottor Koller, che ha confermato in aula la piena capacità di intendere e di volere di Pasqualino Folletto, 47 anni, in carcere per l’omicidio della donna. Per il prossimo 15 giugno è attesa la sentenza.

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