Una situazione, quella ricordata nell’articolo, che li ha spinti a riunire il loro Gruppo di Protezione Civile e decidere un sopralluogo con un’osservazione esterna
Fra coloro che, poco più di un mese fa, hanno letto l’appello sul nostro giornale della signora Irma Avidano che vuole tornare a vivere nella sua casa minacciata dalla frana del castello di Frinco, ci sono stati anche gli ingegneri dell’Ordine di Asti.
Una situazione, quella ricordata nell’articolo, che li ha spinti a riunire il loro Gruppo di Protezione Civile e decidere un sopralluogo con un’osservazione esterna (essendo il castello proprietà privata) che ha consentito però di stilare una serie di considerazione e suggerire alcuni interventi per la messa in sicurezza del sito che ha già subito due brutti crolli nella sua parte orientale.
Al sopralluogo hanno partecipato il presidente dell’Ordine Marco Allegretti, il suo vice Piermassimo Pavese, il coordinatore della Commissione permanente protezione civile Riccardo Palma e un rappresentante della stessa commissione, Davide Casorzo. Presente anche il sindaco di Frinco, Simona Ciciliato.
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Daniela Peira