Sono stati finalmente notificati gli avvisi di conclusione indagine ai tredici dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Asti
Sono stati finalmente notificati gli avvisi di conclusione indagine ai tredici dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Asti che sono stati seguiti per due mesi dai carabinieri dopo una segnalazione di mancato rispetto degli orari di lavoro.
Nelle carte della Procura di Asti ora nelle mani degli indagati, sono dettagliati, giorno per giorno, i casi di assenza dal posto di lavoro senza autorizzazione e, soprattutto, senza la “bollatura” dell’ingresso e dell’uscita dalla sede di via Zangrandi. I dipendenti, infatti, strisciavano il badge all’ingresso mattutino e poi si assentavano per fare colazione, pranzo o piccole commissioni senza che queste assenze risultassero sulle loro cartelle personali e dunque sui loro orari che, formalmente, erano sempre “perfetti”.
In coda a questa indagine, anche un’altra denuncia che ha riguardato un altro dipendente che, fuori dal suo orario di lavoro, aiutava il figlio nella conduzione di una tabaccheria cittadina. Per i carabinieri si tratta di lavoro in nero e ha segnalato la cosa alla Procura. E in merito a questa notizia, l’Agenzia delle Entrate precisa che, nella giornata in cui è avvenuto il controllo, il dipendente aveva regolarmente svolto e terminato la propria attività lavorativa in sede e pertanto risultava libero dal servizio.
«L’Agenzia – si legge in una nota – attende di conoscere dall’autorità procedente gli esiti del controllo per poter valutare eventuali profili di incompatibilità; in ogni caso l’Agenzia delle Entrate è estranea ai fatti.»
d.p.