Riapertura degli uffici con brutta sorpresa questa mattina, giovedì, per l'Aci di Asti. Nella notte, infatti, una banda di ladri si è introdotta nell'ala della sede che si affaccia su via

Riapertura degli uffici con brutta sorpresa questa mattina, giovedì, per l'Aci di Asti. Nella notte, infatti, una banda di ladri si è introdotta nell'ala della sede che si affaccia su via Battisti e ha rubato la cassaforte che si trovava in un ufficio riservato. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri di Asti, subito chiamati dagli impiegati e dal direttore appena scoperta l'intrusione. I banditi hanno scelto l'ingresso da via Battisti per portare a termine il colpo, quello non usato dal pubblico che si reca all'Aci e al Pra al quale è riservato l'accesso dal cortile su piazza Medici. La cassaforte, di medie dimensioni, pesa oltre 150 chili ma non era murata.

I ladri non hanno neppure perso tempo ad aprirla, nè hanno cercato denaro nelle scrivanie e negli armadi degli altri uffici. Hanno puntato diritto alla cassaforte e l'hanno trascinata lungo tutto la rampa di scale che divide il primo piano dall'ingresso di via Battisti dove era parcheggiato il furgoncino o l'auto abbastanza capiente da poter sopportare ingombro e peso della "refurtiva". I segni del passaggio li portano gli scalini scheggiati e rovinati dal peso della cassaforte. Peso che ha fatto ipotizzare un commando di almeno tre o quattro ladri, anche molto robusti, per poter trascinare via la cassaforte e caricarla sul mezzo con il quale poi si sono dileguati.

Non è stato reso noto il suo contenuto ma sicuramente i ladri hanno sperato di mettere insieme un bottino di svariate migliaia di euro visto che, trattandosi dell'inizio dell'anno, vi sono gli incassi della maggior parte dei bolli auto. Gli inquirenti, oltre ai rilievi (gli uffici sono rimasti chiusi al pubblico avvertito dal classico cartello "chiuso per rapina"), si sono messi alla ricerca di eventuali filmati di telecamere nel centro che possano aver ripreso l'arrivo o la fuga del mezzo usato dai ladri.

Daniela Peira