La notizia del focolaio Covid al carcere di Quarto con una quarantina di positivi fra detenuti e personale ha provocato, fra le altre, anche la reazione dei sindacati di polizia penitenziaria.
A stretto giro di posta è arrivato un comunicato dell’Osapp il cui segretario Leo Beneduci scrive: <Come OSAPP – scrive il sindacalista – Abbiamo più volte indicato l’urgenza che per le carceri Italiane si effettuassero con priorità assoluta le necessarie vaccinazioni sia nei confronti dell’utenza e sia riguardo al personale dipendente, mentre, invece constatiamo che tali iniziative, come detto irrinunciabili, vengono effettuate a macchia di leopardo e con modalità assolutamente dissimili da regione a regione per cui tuttora esistono strutture penitenziarie del tutto prive di interventi.
Fermo restando che per quanto riguarda emergenze pandemiche quali quelle che si stanno verificando ad esempio oltre che ad Asti presso gli Istituti penitenziari di Volterra, Pescara, Orvieto, Rovigo, Padova, Pavia e Milano Bollate e San Vittore non si è in grado di comprendere se le stesse siano determinate da inadempienze interne, anche rispetto ai protocolli vigenti ovvero riguardino ritardi ascrivibili al servizio sanitario nazionale – conclude Beneduci – ribadiamo anche richiedendo l’esplicita considerazione della Guardasigilli Cartabia la necessità di fare il più presto possibile per le carceri Italiane>.