E' stata presentata a Firenze, nello storico caffè delle "Giubbe rosse", l'ultima idea di Antonio Azzalin, ingegnere e ricercatore astigiano residente a Celle e da tempo impegnato
E' stata presentata a Firenze, nello storico caffè delle "Giubbe rosse", l'ultima idea di Antonio Azzalin, ingegnere e ricercatore astigiano residente a Celle e da tempo impegnato nella realizzazione di strumenti che facilitino la comunicazione fra i vedenti e i ciechi. In occasione della Giornata Nazionale del Braille l'Unione Italiana Ciechi di Firenze, ha invitato Azzalin a presentare la sua ultima realizzazione. Nel corso di un incontro con la stampa è stata presentata in anteprima la cartolina-normografo, un'idea semplice che permette ai vedenti di scrivere in Braille con la biro, anche se non conoscono questo alfabeto.
«La cartolina è in realtà un estrapolato da una mia imminente pubblicazione -? spiega Azzalin – un manuale tascabile sul Braille per i vedenti. In pratica, ho rivisto il Braille, l'ho ridisegnato, elaborando un nuovo modo di organizzarlo affinchè sia "a misura di vedente". Il risultato è stato che con una comune penna a sfera, chiunque può scrivere in Braille correttamente e senza nessun "rompicapo". Insomma, in modo semplice dimostro che la ?lingua dei ciechi non è così inaccessibile come può sembrare. Col mio sistema, scrivere ad esempio un biglietto d'auguri ad un non vedente sarà un gioco da ragazzi». Il metodo Braille si capisce in cinque minuti, ma richiede mesi di pratica per poterlo insegnare. Insomma, si tratta, nella sua semplicità, di un'idea davvero rivoluzionaria.
A Firenze hanno compreso fin da subito l'importanza di questo nuovo modo di "braillare", che già considerano utile per campagne di sensibilizzazione per l'alfabetizzazione dei ciechi in Paesi poveri, oltre che un nuovo strumento semplice ed efficace, indispensabile per facilitare la comunicazione tra vedenti e non vedenti. Il "manualetto" (edito da Braillaltramente e distribuito da ABEditore – Milano) sarà presentato a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino. Inizialmente, sono previste un'edizione italiana ed una francese.
Una delle principali realizzazioni di Antonio Azzalin è il sistema Azzabraille (brevettato e contraddistinto dall'immagine di una coccinella), che consiste in una serie di puntini di plastica a rilievo che si prestano a realizzare scritte in Braille da applicare su qualsiasi superficie, come una scatola di medicinali, una bottiglia o un qualunque altro oggetto; in questo modo anche un non vedente potrà conoscerne il contenuto.
r.r.