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Cronaca
Procura della Repubblica

Il gioielliere di Grinzane Cavour ha sparato perchè i rapinatori avevano preso a pugni la moglie e immobilizzato la figlia

Diramata dalla Procura una prima ricostruzione dei fatti di ieri sera in cui sono morti due dei tre malviventi

E’ la Procura della Repubblica di Asti ad occuparsi della tragica rapina avvenuta ieri a Grinzane Cavour in cui due malviventi sono stati freddati da un gioielliere mentre un terzo è riuscito a scappare ma è stato arrestato nella notte all’ospedale di Savigliano dove si era rivolto per farsi medicare le ferite.

Poco fa il Procuratore della Repubblica Alberto Perduca ha diramato un comunicato stampa sulla base dei primi interrogatori e delle prime risultanze investigative dei carabinieri della Compagnia di Alba coordinati dal sostituto procuratore Greco.

Intanto l’ora: è alle 18,45 che nella via centrale di Grinzane, alla Gioiellerria Roggero si presentano prima due persone subite raggiunte da una terza impugnando un coltello e una pistola poi risultata finta ma priva del tappo rosso. Secondo le testimonianze del gioielliere, della moglie e della figlia, tutti presenti in negozio, i tre hanno minacciato tutti e poi hanno colpito con un pugno la moglie del commerciante e immobilizzato con delle fascette da elettricista la figlia. Nel frattempo si sono fatti consegnare dall’uomo un bottino di gioielli e hanno chiesto anche il denaro in cassa. E’ a quel punto, secondo la ricostruzione, che l’uomo ha reagito sparando con la pistola legittimamente detenuta.

Per due degli aggressori non c’è stato scampo: sono morti sulla strada, a pochi metri dal negozio mentre il terzo, un 34enne di Alba, è fuggito ma nella notte è stato arrestato all’ospedale di Savigliano.

I nomi dei due rapinatori morti sono Andrea Spinelli, 44 anni di Bra e Giuseppe Mazzarino, 58 anni di Torino mentre il ferito è Alessandro Modica.

Importantissimo il ruolo dei rilievi tecnici eseguiti da personale dell’Arma e le testimonianze a caldo della famiglia e di alcuni testimoni in strada che hanno assistitito all’epilogo della rapina.

Lo stesso gioielliere qualche anno fa aveva subito una rapina analoga in cui lui e la sua famiglia erano stati pesantemente malmenati oltre che derubati.

In queste ore si sta ultimando l’acquisizione delle immagini delle videocamere attive in zona per ricostruire senza ombre tutta la dinamica di quanto accaduto. Un passaggio molto importante che segna la sottile linea fra la legittima difesa e l’omicidio.

I carabinieri hanno notificato al gioielliere un avviso di garanzia per il reato di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa e al rapinatore sopravvissuto quello per rapina in concorso.

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