Il raccordo ferroviario di Cantarana ripartito lunedì, dopo cinque anni di fermo, con un carico di gesso diretto in Francia sembra che continuerà a lavorare a pieno regime fino alla fine di aprile.
Il raccordo ferroviario di Cantarana ripartito lunedì, dopo cinque anni di fermo, con un carico di gesso diretto in Francia sembra che continuerà a lavorare a pieno regime fino alla fine di aprile.
La notizia arriva da Angelo Accomando, direttore commerciale Captrain Italia del gruppo SNCF (Société nationale des chemins de fer français ferrovie di Stato francesi), società che si occupa del trasporto ferroviario. Agostino Masera, direttore della Sofina spa, azienda di autotrasporti alla quale competono le operazioni di movimentazione del gesso dalla cava Gesso Nosei di Montiglio al raccordo ferroviario di Cantarana e di carico della merce sul treno, aveva parlato lunedì di un treno al girono per tre settimane invece il lavoro potrebbe proseguire per i prossimi tre mesi.
La cava di Montiglio, di proprietà della Saint-Gobain, come lo stabilimento Placoplâtre di lavorazione del gesso di Chambery verso il quale i treni sono diretti, è entrata in funzione per sopperire allimpossibilità di utilizzare la più vicina cava di Saint Jean De Maurienne a causa di un crollo che lha resa inagibile. Il verificarsi di un recente secondo crollo implicherebbe la necessità di continuare a rifornire lo stabilimento francese con il gesso di Montiglio. Dal raccordo di Cantarana continuerà dunque a partire con regolarità un treno al giorno dal lunedì al venerdì, per un totale di circa 4600 tonnellate di materia prima alla settimana.