Dopo la prima asta andata deserta, complice la crisi e una valutazione forse un po troppo generosa, lAsl sembra voler riprovare la strada della vendita dei propri immobili. Si spiegherebbe così
Dopo la prima asta andata deserta, complice la crisi e una valutazione forse un po troppo generosa, lAsl sembra voler riprovare la strada della vendita dei propri immobili. Si spiegherebbe così laffido, sempre allo stesso professionista torinese, per redigere una nuova relazione di stima datata 8 aprile. In questa fase la scelta dellazienda sanitaria sembra quella di procedere almeno con un ulteriore tentativo senza dover spacchettare e procedere a vendita separata dei tre immobili di ex maternità di via Duca dAosta, ex ospedale di via Botallo ed ex Inam di via Orfanotrofio.
La stima iniziale che sfiorava i 31 milioni di euro ha sicuramente spaventato i possibili acquirenti che nelle vendite allasta se non riescono a fare laffare di solito aspettano. Così mentre è attesa entro un paio di mesi la nuova perizia che dovrebbe riportare un valore sicuramente più basso non è invece chiaro di quanto potrebbe abbassarsi il prezzo base dasta. Certo il mercato immobiliare in questa fase è sicuramente fermo e questo ha inciso sia sul numero di immobili venduti sia sul lato dei prezzi ma ipotizzare grandi abbattimenti sembra difficile. Almeno a guardare i borsini che non sono scesi oltre il dieci per cento.
Intanto la città aspetta e se per maternità ed ex mutua nel caso venissero spacchettati sembrano esserci ipotesi più che concrete il discorso si fa davvero molto più complicato per quanto riguarda il vecchio ospedale valutato oltre 22 milioni di euro. Nessun commento per ora dagli uffici di via Conte Verde.