E' ben più consistente degli 800 euro dichiarati in un primo momento, il bottino che Pasqualino Folletto, il magazziniere di 46 anni che ha confessato di aver ucciso Maria Luisa Fassi, si è portato via dalla tabaccheria di corso Volta quel maledetto sabato 4 luglio. Oltre al contante presente in negozio per far fronte ai resti della giornata, sono spariti Gratta & Vinci per svariate migliaia di euro. Un particolare che Folletto non avrebbe ancora ammesso, ma che sarebbe invece già stato confermato da svariate circostanze fra le quali la contabilità della tabaccheria
E' ben più consistente degli 800 euro dichiarati in un primo momento, il bottino che Pasqualino Folletto, il magazziniere di 46 anni che ha confessato di aver ucciso Maria Luisa Fassi, si è portato via dalla tabaccheria di corso Volta quel maledetto sabato 4 luglio. Oltre al contante presente in negozio per far fronte ai resti della giornata, sono spariti Gratta & Vinci per svariate migliaia di euro. Un particolare che Folletto non avrebbe ancora ammesso, ma che sarebbe invece già stato confermato da svariate circostanze fra le quali la contabilità della tabaccheria. Un pacco di tagliandi della fortuna che tradiscono il vero movente di quell'efferata aggressione alla tabaccaia.
Folletto, come è emerso nei primi giorni di indagine, aveva una forma di dipendenza dai videopoker e dai Gratta & Vinci per i quali spendeva cifre che non poteva permettersi, essendo l'unico in famiglia a lavorare e avendo tre figli piccoli da mantenere, una delle quali anche affetta da una grave malattia rara. Lui avrebbe sempre sminuito questa dipendenza, riconducendola ad un semplice svago, ma le indagini raccontano un'altra storia. Intanto spiegano la reazione di Maria Luisa di fronte alla rapina: un conto è consegnare quella busta di contanti che, per ammissione degli stessi famigliari, era lì anche per tacitare le pretese di eventuali banditi in cerca di soldi facili; altro è rassegnarsi a vedersi portare via merce dal valore molto più ingente.
Se lui ha manifestato l'intenzione di depredarla dei Gratta & Vinci, è normale che la donna abbia tentato di impedirglielo. E neppure il massacro che ne è seguito, con le 45 coltellate sferrate a ripetizione con un grosso coltello da cucina ha fatto desistere l'uomo dal suo intento perchè, analizzando quella porzione della tabaccheria in cui è avvenuto il delitto, gli investigatori sarebbero giunti alla conclusione che il maxi furto di tagliandini è avvenuto al termine di tutto, prima della fuga. Dunque da una mente che ha mantenuto la lucidità e la determinazione per tutto il tempo della rapina.
Daniela Peira