Un mese e mezzo di carcere comincia a segnare lo spirito di Michele Buoninconti. Un assaggio si era già avuto la scorsa settimana quando si è presentato in tribunale alludienza per
Un mese e mezzo di carcere comincia a segnare lo spirito di Michele Buoninconti. Un assaggio si era già avuto la scorsa settimana quando si è presentato in tribunale alludienza per laggressione alla giornalista e alla troupe di Canale 5 avvenuta nel settembre scorso. Ma che sia provato lo ha confermato anche ieri mattina lamico Sandro Caruso, uno dei pochi amici, insieme ai parenti di Michele, che ha il permesso di andargli a fare visita nel carcere di Quarto dove è rinchiuso dal 29 gennaio con laccusa di aver ucciso la moglie Elena Ceste e averne nascosto il corpo. «Michele vuole notizie dei suoi figli. Alla festa del papà e a Pasqua non ha ricevuto nè una lettera, nè notizie dei suoi figli». Lo ha detto Caruso alle telecamere di Mattino Cinque che lo hanno intervistato per avere aggiornamenti sullo stato di Michele. «Chiedo agli assistenti sociali e al giudice tutelare di fargli avere qualche notizia dei suoi figli perchè dalla carcerazione, Michele non ne sa più nulla».