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Cronaca

Monale, i carabinieri arrestano uno spacciatore che consegnava dosi a domicilio

L’uomo arrivava da Asti ed è stato trovato con cocaina e contanti

Da Asti su una Fiesta rossa

Fra le tante attività lecite di consegna a domicilio nate in queste settimane di blocco degli spostamenti a causa del coronavirus, spuntano anche quelle illegali, come lo spaccio di droga che ha dovuto adeguarsi alle richieste dei “clienti” sfidando i posti di controllo delle forze dell’ordine per portare le dosi nelle case di chi proprio non può fare a meno di assumere stupefacenti.

Ed è proprio in uno di questi posti di controllo attivati dai carabinieri che è incappato uno spacciatore residente ad Asti, E. C., 35 anni, di origine albanese e con permesso di soggiorno, incensurato.

L’uomo era alla guida di una Fiesta rossa quando, a Monale, in piazza Vittorio Emanuele II, è stato intercettato dalla pattuglia di carabinieri di Baldichieri che stava facendo un controllo.

Pattuglia di carabinieri a Monale

Seguito fino dal cliente

 

Alla vista dei militari l’uomo ha fatto manovra ed è tornato indietro per allontanarsi ma i carabinieri lo hanno seguito e hanno visto la Fiesta infilarsi nel cortile di un palazzo del paese dove il cancello era stato aperto da una persona già nota come assuntore di stupefacenti.

La pattuglia ha fermato entrambi e non ha creduto alla loro versione di un banale “incontro tra amici che non si vedono da tempo”; versione, che peraltro, avrebbe comunque originato una denuncia per il mancato rispetto delle norme sugli spostamenti. Ma è  da un’accurata perquisizione dell’auto che i sospetti dei carabinieri hanno trovato riscontro.

Dosi di cocaina e contante

Sono state infatti trovate 5 dosi di cocaina e 540 euro in contanti; l’accertamento è proseguito nella sua abitazione di Asti dove sono è stata trovata una pietra di cocaina non ancora trattata, 3 grammi di marijuana e sostanza da taglio e bilancini di precisione.

E. C. è stato arrestato per spaccio di stupefacenti e il pm di turno ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta questa mattina in videoconferenza. L’uomo non potrà spostarsi dal comune di residenza. Proseguono le indagini per risalire ai suoi spostamenti recenti per capire se la “consegna” a Monale sia stata occasionale o se rientrasse in una rete di spaccio già consolidata.

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