Rimosso l’aereo precipitato
I sopralluoghi dei periti e, poi, l’ultraleggero, o ciò che ne rimane, è stato portato via. Sull’asfalto della centrale piazza Carlo Alberto rimangono solo i segni dell’incidente aereo che è costato la vita a Lino Frigo, 70 anni ferroviere moncalvese in pensione. Il veivolo, noleggiato all’aviosuperficie di Castelnuovo Don Bosco da cui Frigo era decollato, è stato trasferito al deposito di Isola d’Asti della ditta Morellato a disposizione delle autorità per gli accertamenti utili a determinare la causa dell’incidente.

Al lavoro gli ispettori dell’Enac
Ad aiutare gli inquirenti sono arrivati anche gli ispettori dell’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) che stanno provando a ricostruire la rotta e la traiettoria di volo. Alcuni testimoni oculari hanno dichiarato di aver visto l’ultraleggero volare molto basso e compiere almeno tre giri sulla piazza prima di precipitare in verticale. Potrebbero essere d’aiuto le immagini catturate dalle telecamere comunali di videosorveglianza posizionate a pochi metri dallo schianto. Alcuni fotogrammi che riprenderebbero l’incidente e che sono stati acquisiti dalle forze dell’ordine. Frigo aveva maturato tanta esperienza di volo, forte della sua passione che coltivava da oltre trent’anni iniziata con i primi voli a bordo di un deltaplano a motore. Dal deltaplano era poi passato agli ultraleggeri e sempre sceglieva lo spazio aereo sopra Moncalvo come suo luogo di volo prediletto.
Era spesso in volo sulla cittadina
Chi abita nella cittadina aleramica non può non averlo visto nei cieli a sorvolare case e campi. Tanti moncalvesi lo ricordano con affetto: una persona di compagnia che girava spesso per il centro e si fermava a discutere con tutti. Alcuni dicono di averlo incrociato, verso le 14 di sabato scorso, proprio mentre stava partendo alla volta dell’aeroclub da dove è partito senza più far ritorno. Tante le persone che hanno partecipato all’addio che si è tenuto ieri pomeriggio.