Le "parti offese" non avevano intenzione di chiedere danni ed avevano già espresso il loro accordo al proscioglimento di Michele Buoninconti, ma il gip non era della stessa idea e aveva
Le "parti offese" non avevano intenzione di chiedere danni ed avevano già espresso il loro accordo al proscioglimento di Michele Buoninconti, ma il gip non era della stessa idea e aveva rinviato l'uomo a giudizio. Si tratta di una delle aggressioni che il marito di Elena Ceste aveva fatto nei confronti di una troupe di giornalisti durante l'assedio mediatico del quale era al centro, con la sua famiglia, nel lungo anno di scomparsa della moglie e di ritrovamento del suo cadavere.
In questo caso, la troupe era quella della giornalista Mediaset Laura Magli che si era appostata nei pressi della casa dei genitori di Elena a Govone dove Michele si trovava con i figli ad un mese dal ritrovamento dei resti della moglie nel rio Mersa. Michele, quando si è accorto della presenza dei giornalisti, era uscito brandendo un bastone. La scena era stata ripresa dalle telecamere ed è stata riversata su un dvd che sarà prodotto dalla pm Dentis alla prossima udienza, quella del 14 aprile, quando verranno sentiti anche tre testimoni.
Stamattina, lunedì, Michele era in aula, con l'avvocato Enrico Scolari, nuovamente nominato. Tornerà in tribunale domani mattina, martedì, per un'altra aggressione ai giornalisti, questa volta quelli di Porta a Porta. Per la stessa vicenda era già stato assolto sulla parte del danneggiamento alla telecamera (che aveva strappato al cameramen e aveva gettata in un campo infangato rendendola inservibile) ma è rimasto in piedi il processo per le lesioni ai due reporter.
d.p.