Una settimana fa l’atto vandalico sulla lapide
Giusto una settimana fa era sulla lapide del fratello morto in incidente a ripulirla dai segni lasciati da un vandalo che l’aveva completamente imbrattata. Oggi la notizia drammatica: Domenico “Mimmo” Licata è stato stroncato da un malore mentre si trovava nella sua abitazione di Penango, in frazione Cioccaro.
Colpito da un infarto stamattina
L’uomo, 46 anni, aveva fatto rientro a casa dopo aver accompagnato il figlio Riccardo al centro estivo del paese, perché si sentiva un malessere diffuso; aveva chiamato la moglie al lavoro e lei ha mandato subito sua sorella a soccorrerlo ma quando la cognata è arrivata a casa loro per Mimmo non c’era già più nulla di fare. Vani gli interventi di ambulanza ed elisoccorso: il cuore di quel fratello generoso e combattivo si era spento per sempre.
Una battaglia giudiziaria lunga tre anni
Domenico Licata da tre anni combatteva una battaglia giudiziaria che lo assorbiva completamente: voleva la revisione delle conclusioni sulla dinamica dell’incidente stradale in cui perse la vita il fratello Cristian, sulla strada fra Carignano e Villastellone. Aveva incaricato un perito che aveva concluso che l’incidente non era stato provocato da Cristian, ma da un’auto coinvolta nello schianto.
Si era rivolto anche ad un’associazione
Da qui era nata una lunga sequela di denunce, di opposizioni alle archiviazioni e ultimamente si era rivolto all’Associazione Governo del Popolo che aveva preso in carico la vicenda e sta terminando le valutazioni prima delle successive mosse giudiziarie. Mimmo da pochi giorni aveva fatto rientro da Roma dopo un appuntamento con il presidente dell’associazione.
Lo stesso presidente, Francesco Carbone, ha annunciato di aver fatto richiesta di autopsia per comprendere esattamente i motivi della morte improvvisa e le sue condizioni di salute prima del malore.
E’ stato lui a ripulire tutto
Domenico si portava ancora addosso l’angoscia per l’atto vandalico di una settimana fa quando qualcuno aveva ricoperto con uno spray la targa sulla lapide posta nel luogo in ha perso la vita Cristian. E’ stato lo stesso Mimmo a ripulire per bene tutto per non dare soddisfazione ai vandali e per tenere alto, anche in questo modo, il nome di quel fratello che ha cresciuto come un figlio.
Oltre a Riccardo, Mimmo lascia la moglie Carla Griffero.