I quaranta profughi provenienti dallAfrica centrale sono arrivati a Gorzano suscitando le reazioni più diverse, dalla solidarietà al timore, dallamicizia allostilità. Gorzano è una
I quaranta profughi provenienti dallAfrica centrale sono arrivati a Gorzano suscitando le reazioni più diverse, dalla solidarietà al timore, dallamicizia allostilità. Gorzano è una frazione di poco più di 300 abitanti e larrivo improvviso di 40 extracomunitari ha avuto leffetto di una bomba, soprattutto per limponente apparato di sicurezza che lo ha accompagnato. «Venerdì sera quasi non riuscivo a tornare a casa dice un residente per tutte le auto di polizia, finanza, carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze e transenne che si trovavano in paese». Il centro della frazione Gorzano è una bella piazza sulla quale campeggiano la chiesa e la canonica, mentre dal lato opposto si trovano la scuola elementare, lasilo e la palestra: in questi spazi si svolge unesperienza che non era mai stata vissuta prima.
Domenica mattina il sindaco di San Damiano, Mauro Caliendo, insieme al vice sindaco Giorgio Gilardetti, il vice prefetto Arnaldo Agresta, il vescovo di Asti, mons. Francesco Ravinale, ed il parroco don Antonio Delmastro, hanno incontrato la popolazione della borgata per spiegare come si sia giunti alla decisione di ospitare i profughi. «Capisco che possano esservi resistenze e qualche diffidenza ha detto il vescovo ma soprattutto dobbiamo ubbidire al dovere di accogliere chi è in difficoltà. Laccoglienza è unoccasione di crescita nella fede, di civiltà e di umanità».
Fra i presenti in chiesa anche i parlamentari della Lega Nord Sebastiano Fogliato e Mario Borghezio: questultimo ha detto che i cittadini europei dovrebbero essere informati di più sugli arrivi degli extracomunitari e che laccoglienza va fatta lontano dagli asili: lintervento di Borghezio è stato vivacemente contestato dal dott. Livio Franco Carlevero, che gli ha ribattuto «si vergogni di venire qui a far comizi». Il sindaco Mauro Caliendo ha apprezzato che in questo momento vi sia stata limmediata ed efficace presenza di tutte le istituzioni, oltre che del volontariato: sono stati proprio i volontari che ieri hanno servito il pranzo negli spazi del bar adiacente alla palestra, mentre la Croce Rossa di San Damiano è stata impegnata sin da venerdì nella predisposizione degli spazi e di tutto il necessario ad ospitare i quaranta profughi, che dormiranno nella canonica ed usufruiranno dei servizi igienici della palestra.
I nuovi arrivati sono quasi tutti molto giovani, fra i 17 ed i 25 anni e fra loro uno solo, Ousman Daffich, conosce litaliano, gli altri parlano inglese e francese; in chiesa, Ousman ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati nellaccoglienza. Al centro delle polemiche è finito invece don Delmastro, al quale tutti rimproverano di non aver avvertito la gente: cè però anche chi lo difende e scrive: «Tutti criticano e insultano don Antonio Delmastro: noi facciamo, zitti. Sono senza scarpe e vestiti 40 uomini dai 15 a 30 anni. Servono scarpe da uomo dal 38 al 43, maglie, camicie, biancheria intima. Viveri… Anche graditi. Potete venite da me o contattarmi al 339-6000280. Poche parole, molti fatti. Giuliano Calimeri, fraz. San Grato 56».
Renato Romagnoli