Quando la crisi morde duro anche i metodi per raggranellare indebitamente qualche spicciolo si affinano. Soprattutto se le parole magiche per attirare l'attenzione, e sperare in una qualche devoluzione, sono volontariato e associazionismo. Così, più o meno furbescamente, sono cresciuti i casi di plagio per cercare di spillare soldi a ignari cittadini. E' successo in Valle Belbo dove la questua, peraltro vietata…
Quando la crisi morde duro anche i metodi per raggranellare indebitamente qualche spicciolo si affinano. Soprattutto se le parole magiche per attirare l'attenzione, e sperare in una qualche devoluzione, sono volontariato e associazionismo. Così, più o meno furbescamente, sono cresciuti i casi di plagio per cercare di spillare soldi a ignari cittadini. E' successo in Valle Belbo dove la questua, peraltro vietata a Canelli con apposita ordinanza emanata qualche mese fa dal sindaco Marco Gabusi, è sempre più frequente soprattutto all'uscita di supermercati, centri commerciali e anche delle chiese.
Ma a far decidere il presidenti della Croce Rossa canellese e il collega della Croce Verde di Nizza sono state alcune segnalazioni che hanno indispettito i responsabili delle due organizzazioni. Tanto che Mario Bianco, alla guida del sodalizio di Canelli, e Piero Bottero, a capo del gruppo nicese, hanno firmato un comunicato distribuito alla popolazione. Nel mirino le associazioni che chiederebbero aiuti finanziari da devolvere, poi, alle due onlus del soccorso, percorso forse non propriamente condiviso e trasparente. «Intendiamo informare -? si legge – sulle modalità di raccolta dei fondi per le attività istituzionali. Talvolta, infatti, in alcuni casi altre associazioni hanno chiesto denaro all'uscita dei supermercati dichiarando che le somme raccolte erano destinate per l'acquisto di mezzi per la Croce Verde di Nizza e per la Croce Rossa di Canelli».
Se le somme, poi, sono andate a finire nelle casse di Cri e Croce Verde non è dato a sapere, ma il dubbio rimane. Così Bianco e Bottero, a scanso di equivoci, sottolineano che «le richieste di denaro o di beni materiali vengono effettuate nelle singole sedi o sul territorio con l'ausilio di mezzi e personale propri ben identificabili con il logo dell'associazione impresso sulle uniformi». Con un avvertimento, perentorio: «La popolazione, pertanto, diffidi di chiunque, a qualsiasi titolo, si faccia promotore di raccolte in favore di Croce Rossa Italiana Canelli e Croce Verde Nizza Monferrato, in quanto nessun altro ente è autorizzato a svolgere raccolta fondi in nome e per conto delle suddette associazioni». Senza escludere le azioni legali, qualora informati di tali indebite attività non autorizzate. «Tra le nostre due associazioni c'è grande sintonia e collaborazione ? conferma Piero Bottero -, con uno scambio continuo di informazioni e di azioni in concerto sul territorio».
Dalla sede di via dei Prati, a Canelli, inoltre informano che gli indumenti usati, puliti e in buono stato, le scarpe, i giocattoli, le suppellettili o altro materiale donato al gruppo per la successiva distribuzione alle persone in difficoltà vengono ritirati dalle volontarie esclusivamente il lunedì dalle 14,30 alle 17 e il martedì dalle 14,30 alle 17,30. Negli altri giorni sarà possibile conferire il materiale direttamente in sede.
Giovanni Vassallo