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saldatrice polizia
Cronaca

Questura di Asti: di chi sono queste saldatrici sequestrate?

Un imprenditore rintraccia on line due saldatrici che gli erano state rubate. A casa del venditore ce ne sono altre due di dubbia provenienza

Denunciati in tre

Stava cercando altre due saldatrici per rimpiazzare quelle che i ladri gli avevano rubato a luglio e in un noto sito on line di compravendita fra privati si è imbattuto in un annuncio che riportava in foto due macchinari del tutto simili alle sue.

E’ accaduto ad un imprenditore astigiano che, dopo aver regolarmente denunciato il furto nell’estate, si è trovato così, quasi suo malgrado, sulla pista della refurtiva asportata dal suo capannone.

In vendita a prezzo stracciato

Vista la forte somiglianza delle saldatrici messe in vendita a prezzo stracciato (e quindi anche sospetto per chi è del settore) con quelle che gli erano state rubate, ha preso contatti con il venditore. Si trattava di un cittadino macedone al quale ha chiesto di poterle visionare di persona, prima di perfezionare l’acquisto. In questo modo, l’imprenditore ha ottenuto un appuntamento nell’abitazione dello straniero, a La Morra. Quando se le è trovate davanti, non ha avuto dubbi: erano proprio le saldatrici che erano sparite dalla sua ditta.

Trovate altre due probabilmente rubate

Al rientro ad Asti è andato in Questura e ha avvertito lo stesso ufficio Volanti presso il quale aveva sporto denuncia a luglio. Eseguiti gli accertamenti e l’identificazione sul cittadino macedone, la Polizia ha ottenuto l’autorizzazione ad eseguire una perquisizione, nella casa di La Morra dove si trovavano non solo le due saldatrici riconosciute dall’astigiano, ma anche altre due, una di colore giallo e una di colore blu, che si presume siano anch’esse provento di furto.

Mentre la Polizia ha perfezionato la denuncia al macedone che aveva postato l’annuncio e ad altri due connazionali che vivevano nella stessa casa, sono state diffuse anche le foto delle due saldatrici in cerca di padrone.

Se qualcuno dovesse riconoscerle e certificarne la provenienza, si rivolga alla Questura di Asti oppure contatti il centralino al numero 0141/418111.

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