Dopo un anno di parole, di foto, di immagini, di ipotesi, di cronaca cruda, la vicenda di Elena Ceste si è riassunta in quel pianto senza freno di uno dei suoi figli all'arrivo della bara in
Dopo un anno di parole, di foto, di immagini, di ipotesi, di cronaca cruda, la vicenda di Elena Ceste si è riassunta in quel pianto senza freno di uno dei suoi figli all'arrivo della bara in legno chiaro davanti alla parrocchia di Govone questa mattina, per i funerali che daranno un po' di pace alla donna. Quel pianto che ha straziato tutti, giornalisti compresi, e che ha riportato la drammatica storia di Elena all'essenza: la scomparsa di una madre di quattro figli, tutti piccoli, per mano di qualcuno che ha cambiato per sempre il corso della loro vita. Una folla ha accolto il feretro accompagnato dai quattro figli insieme ai nonni, agli zii, agli altri parenti. E poi l'abbraccio dei paesi di Govone e di Motta di Costigliole, che hanno vissuto questa storia come se Elena fosse appartenuta alla sua famiglia.
A celebrare le esequie il parroco di Govone insieme ai parroci di Costigliole e di Motta (don Roberto e il suo precedessore don Mario). All'ingresso della chiesa una foto sorridente di Elena con una scritta emblematica: Elena, ti pensiamo sempre; in cielo vicino al Signore, in terra nei nostri cuori. Al posto della prima lettura prevista, la scelta di un bellissimo brano che elogia la figura della donna all'interno della famiglia e della comunità cristiana. Il parroco, nell'omelia, ha ringraziato a nome della famiglia tutti coloro che sono stati loro vicino in questo anno terribile e ha fatto un particolare riferimento a quel gruppo di amiche, Morena in testa, che ha sempre cercato la verità su Elena. A fine messa hanno preso la parola Danilo, cognato, che, con la voce più volte strozzata dal pianto e dall'emozione, ha letto uno scritto indirizzato idealmente ad Elena, ricordando la luce dei suoi occhi che, ogni giorno, continua a vedere nei suoi figli. Promettendole di farli crescere nell'onestà e in quella stessa luce.
Danilo, infatti, con la moglie e i genitori di Elena si stanno occupando dei quattro figli.Decisa, come una piccola donna costretta a crescere in fretta, Elisa, la figlia maggiore di Elena, che ha avuto parole importanti per la madre: «Dopo tante sofferenze, hai pagato con la vita la tua onestà. Sarai sempre un esempio per noi». E poi la lettera scritta da Giovanni, il figlio di 10 anni: «Sei la mamma migliore del mondo. Abbiamo pianto quando ci hanno detto che non c'eri più e ci viene ancora voglia di piangere ogni volta che pensiamo a te. Ma sappiamo che tu per noi ci sarai sempre». Quattro bambini intorno al feretro della madre: chiunque abbia ucciso Elena ha la responsabilità di questo dolore senza fine.
Daniela Peira